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Martedì, 23 Aprile 2024
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Alex Zanardi, come sta oggi: "Ha ricominciato a comunicare, grande emozione"

A raccontarlo è stata Federica Alemanno, neuroscienziata del San Raffaele di Milano: "Nessuno ci credeva. Lui c'era!". E' successo a novembre. Oggi è ricoverato in un ospedale veneto. La moglie Daniela: "Non è ancora il momento delle parole. A parte il Covid, mio marito ha avuto di tutto. Dopo l’incidente ci sono state tante complicazioni"

Sono passati 7 mesi da quel 19 giugno 2020, il giorno dell'incidente Alex Zanardi si schiantò contro un camion durante una gara non competitiva di handbike nel Senese. Ricoverato prima a Siena poi al San Raffaele di Milano, il campione è stato operato per 4 volte alla testa. Poi dopo la rianimazione, la ricostruzione facciale e cranica, quindi da novembre il trasferimento a Padova. La situazione è complessa, ma Zanardi è un leone, e circondato dai suoi cari continua a lottare.

Come sta Alex Zanardi a 7 mesi dall'incidente

Daniela Manni, la moglie, non rilascia interviste. A Niccolò Zancan, inviato della Stampa, dice però alcune cose molto chiare: "Mi cercano in tanti per sapere come sta, tutti vorrebbero essere rincuorati. Lo capisco, è commovente questo amore per lui. Solo che se iniziassi a parlare adesso, non finirei più. Non è ancora il momento delle parole".  La strada verso la riabilitazione è lunga, irta di ostacoli, sono stati mesi durissimi: "A parte il Covid, mio marito ha avuto di tutto. Dopo l’incidente, in questi mesi, ci sono state tante complicazioni".

"È una situazione difficile da gestire. Non voglio ritrovarmi i giornalisti sotto casa, non posso spiegare a ognuno di loro. Devo concentrarmi sulle cure, giorno per giorno. Magari fra tre mesi avremo modo di parlare".

Il Corriere della Sera alcune settimane fa aveva scritto che Alex Zanardi vede e sente, pare riconoscere e salutare le persone che gli stanno a fianco. E' ricoverato in un reparto ordinario dell'ospedale veneto. Risale e anovembre l'ultimo bollettino medico, quando era ancora al San Raffaele e stava per esere trasferito: "Il paziente ha raggiunto una condizione fisica e neurologica di generale stabilità, che ha consentito il trasferimento ad altra struttura ospedaliera dotata di tutte le specialità cliniche necessarie e il conseguente avvicinamento al domicilio familiare. Ha affrontato dapprima un periodo di rianimazione intensiva, quindi un percorso chirurgico, in primo luogo per risolvere le complicanze tardive dovute al trauma primitivo e in seguito per la ricostruzione facciale e cranica".

"È stata una grande emozione quando ha cominciato a parlare, nessuno ci credeva"

"È stata una grande emozione quando ha cominciato a parlare, nessuno ci credeva. Lui c’era! Ha comunicato con la sua famiglia", ha dichiarato la neuropsicologa Federica Alemanno.

Federica Alemanno, 36 anni, è responsabile del Servizio di Neuropsicologia e professore alla facoltà di Psicologia dell’Università Vita e Salute. Ha grande esperienza, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, ha grande esperienza nella awake surgery, «la chirurgia da svegli: una tecnica molto particolare che si fa in pochissimi centri in Italia e ha come obiettivo quello di garantire al paziente la migliore qualità di vita possibile dopo un’inevitabile intervento chirurgico». Questa tecnica viene utilizzata soprattutto in pazienti giovani, compresi tra i 30 ed i 50 anni. "Tenendogli la mano giorno per giorno sono rimasta sorpresa dalla sua capacità di recupero" ha detto la dottoressa che ha passato con Zanardi diversi mesi prima che l’ex pilota fosse spostato in una struttura più vicina alla sua casa di Padova.

Un lungo percorso di riabilitazione attende Alex Zanardi. I pensieri degli italiani sono con lui e per lui: forza campione. 

Fonte: Corriere della Sera →
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