Rischio attentati in Italia, parla il ministro: "Allerta massima"
Rafforzati i controlli nei luoghi sensibili dopo la segnalazione arrivata dall'Fbi. Gentiloni: "I livelli di allerta sono massimi da giorni, ma non rinunceremo al modo in cui siamo abituati a vivere"
ROMA - Allerta massima dopo l'avvertimento dell'Fbi sul rischio attentati in Italia in siti sensibili come San Pietro a Roma e il Duomo a Milano. La prefettura del capoluogo lombardo ha emanato nella tarda serata di ieri "disposizioni in via d'urgenza a tutela degli obiettivi segnalati che risultano, comunque, già presidiati e vigilati". A Roma stamattina un pacco sospetto ha fatto scattare l'allarme sulla linea A della metropolitana, poi rientrato.
Anche il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha rassicurato che sulla segnalazione dell'Fbi "le nostre forze di sicurezza e intelligence stanno lavorando già da ieri. Sono pervenuti solo dei nominativi e a questi adesso bisogna cercare di dare un'identificazione".
"I livelli di allerta sono massimi da giorni, anche nei luoghi indicati dall'Fbi, e certamente questo provoca qualche difficoltà, qualche disagio", ha aggiunto il titolare della Farnesina. "Non dobbiamo essere prigionieri della preoccupazione, sarebbe un regalo a Daesh", ha detto il ministro intervenendo ad Agorà sulla situazione dopo gli attentati di Parigi.
L'Occidente rafforza i suoi livelli di sicurezza e ci si abituerà a maggiori controlli ma, ha detto il ministro, "senza rinunciare al modo in cui siamo abituati a vivere".