Da Parigi e Bruxelles fino a Roma, i Paesi in "allerta terrorismo"
Le capitali di Francia e Belgio sono l’epicentro dell’allerta terrorismo in Europa. Ma - come spiega un'infografica del Sole 24 Ore - "anche Spagna, Italia, Svezia e Danimarca hanno alzato il livello di minaccia"
Allerta massima in Francia e Belgio. Un gradino al di sotto del massimo per Spagna, Italia, Svezia e Danimarca. Nessun allerta, invece, in Germania. Ma solo perché i tedeschi non hanno una "scala" ad hoc. Ma a Berlino i controlli sono quasi da clima di guerra. Il Sole 24 Ore, in una dettagliata infografica, ha disegnato la mappa dell'Europa dopo gli attentati di Parigi.
FRANCIA - Dalla sera del 13 novembre in tutta la Francia vige lo stato di emergenza mentre nella regione dell'Ile de France, quella Parigi, è dal 7 gennaio scorso, dal giorno della strage di Charlie Hebdo, che è stato dichiarato il livello più elevato di allerta, quello "scarlatto".
GLI ALTRI PAESI - A Bruxelles il livello di allerta è massimo, quattro su una scala da uno a quattro. Nel resto del Belgio invece siamo al terzo livello. In Spagna siamo a quattro su cinque, il che indica un "alto rischio di attacco". In Italia, invece, siamo a un livello "due su tre", il massimo in assenza di un attacco diretto al Paese. La Germania, invece, non ha una scala di allerta, ma guardando il numero di "specifici avvertimenti" inviati dal governo alle varie isitutizioni locali, siamo anche a Berlino in un clima da "alto rischio di attacco". Chi, invece, non ha modificato il proprio livello di allerta dopo gli attentati di Parigi è il Regno Unito: ma anche - dall'agosto 2014 - lì siamo un gradino al di sotto del massimo, quattro su cinque. Tradotto: "Attacco estremamente probabile".
