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Giovedì, 25 Aprile 2024

Anna Frank con la maglia della Roma, la vergogna dell'Olimpico fa il giro del mondo

Ha trovato ampio spazio sui media stranieri la notizia degli adesivi con insulti antisemiti lasciati dagli ultras della Lazio nella Curva Sud dei rivali giallorossi all'Olimpico. Immediate anche le reazioni della politica

La vicenda degli adesivi con l'immagine di Anna Frank che indossa la maglia dell'As Roma hanno, diffusa da alcuni tifosi della Lazio allo stadio Olimpico, ha fatto il giro del mondo, trovando ampio spazio sui giornali e sui siti di Stati Uniti, Belgio, Olanda, Sud Africa, Francia, Germania, Austria e Gran Bretagna. 

Scale, corrimano, varchi di ingresso e vetrate della Curva Sud dell'Olimpico sono stati infatti tappezzati dagli adesivi che ritraggono la giovane ragazza ebrea olandese, vittima dell'Olocausto, insieme ad altri insulti antisemiti. La vergogna dell'Olimpico ha avuto riscontro mediatico nei Paesi Bassi, su Algemeen Dagblad, NOS, HLN, che hanno riportato con indignazione le notizie che arrivano dalla Capitale. La stessa indignazione che ha colpito altri media europei. 

I commenti sulla stampa estera

"Les supporters de la Lazio utilisent l'image d'Anne Frank pour cibler la Roma", scrive il giornale francese L'Equipe. "Lazio Rome. Les Supporters collent de images d'Anne Frank avec le mailott de la Roma", si legge su Le Figaro. Da Oltralpe alla Spagna si legge anche sul El Mundo: "Los ultras nazis del Lazio distribuyen fotos de Anna Frank con la camiseta de la Roma".  "Italy to probe anti-Semitic Anne Frank stickers left by Lazio fans", titola il giornale turco Daily Sabah. Stesso tipo di articoli anche sulla Reuters, sui media della Germania (Rp online), del Belgio (Hln), Gran Bretagna (The Local). La notizia è arrivata anche negli Stati Uniti (riportata da UsaToday, Washington Post e New York Times), come pure in Sud Africa e in Israele. 

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La replica della Lazio

Il portavoce della SS Lazio, Arturo Diaconale, ha preso le distanze da quanto accaduto. "La Lazio ha sempre condannato ogni forma di razzismo,si resta interdetti di fronte a manifestazioni di evidentemente riguardano un gruppo ristrettissimo di persone, che non coinvolgono i tifosi che si sono sempre comportati bene e in maniera regolare  - ha detto Diaconale all'Ansa - Ci preoccupa che un numero minutissimo di sconsiderati può provocare danni d'immagine e materiali clamorosi a una società che sta facendo ogni massimo sforzo essere al passo coi tempi".

"Questo non è sport"

Sui social l'hashtag #AnnaFrank è diventato virale, con centinaia di tweet e post. "Questo non è calcio, questo non è sport", scrive il sindaco di Roma Virginia Raggi sul proprio profilo Twitter. Stesso tenore anche quello di Marcello De Vito, presidente dell'Assemblea Capitolina che condanna senza mezzi termini l'accaduto: "Vergogna! La Memoria non può essere infangata e offesa dalla stupidità di qualche tifoso. Fuori l'antisemitismo dalle curve. #AnnaFrank". Ed ancora Riccardo Cucchi, storico radiocronista di Tutto il Calcio minuto per minuto: "Vergogna! La Memoria non può essere infangata e offesa dalla stupidità di qualche tifoso. Fuori l'antisemitismo dalle curve. #AnnaFrank". Un tweet per condannare il gesto anche dal presidente della FIGC Tavecchio: "Fatto gravissimo e inqualificabile, offende una comunità e tutto il nostro Paese’ #AnnaFrank". "Preoccupazione antisemitismo stadi, rispondere con durezza. Sottovalutare è darla vinta a razzisti.Solidarietà a comunità ebraica #AnnaFrank", il tweet della Presidente della Camera Laura Boldrini. 

Condanne senza attenuanti arrivano anche dalla politica nazionale e locale: "Se io fossi il presidente di una squadra di calcio, domani scenderei in campo con la Stella di David al posto dello sponsor. E spiegherei ai ragazzi delle curve perche' quando pronuncio il nome di Anna Frank mi vengono i brividi. Restiamo umani, amici". Scrive su facebook Matteo Renzi, segretario Pd.

Fonte: RomaToday →
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