La rianimatrice che scoprì il paziente 1: "Troppa gente in giro, le terapie intensive saranno travolte"
Annalisa Malara lavora a Codogno ed è stata premiata anche da Sergio Mattarella: "Non ci aspettavamo una diffusione del virus così vasta già a ottobre"
Annalisa Malara è l'anestesista che per prima ha individuato il paziente 1 a Codogno, infrangendo i protocolli: è tra le personalità che Sergio Mattarella ha premiato per essersi distinte nei giorni più difficili della prima ondata. Ora, intervistata da Giampaolo Visetti per Repubblica, usa toni che allarmano. E se a parlare così è chi negli ospedali ci lavora ogni giorno, sarebbe bene prestare parecchia attenzione.
"Troppa gente vive come se avessimo vaccino e cure"
Gli ospedali hanno lavorato al meglio per farsi trovare preparati in questa fase, ma "non ci aspettavamo una diffusione del virus così vasta e già in ottobre. Registro una sottovalutazione collettiva delle conseguenze e una difficoltà individuale ad adeguare i comportamenti: se la curva dei contagi non si abbassa, il sistema sanitario può collassare".
"Troppa gente vive come se avessimo vaccino e cure. Si beve e si mangia per le strade in compagnia, senza distanziamento e mascherine. Le terapie intensive saranno travolte".
Malara chiede "un salto di qualità nella responsabilità personale, non solo dei giovani". I medici sono pochi e stanchi, e la situazione appre molto complessa. Perché il contagio corre.
"Il problema è che più si abbassa l’età e più si alza la percentuale di asintomatici. Il ritorno in scuole, aziende e uffici coincide con la riesplosione dei contagi"