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Venerdì, 29 Marzo 2024

Italiano morto a Cuba e tornato a casa senza organi: "Opacità e lati oscuri, caso da riaprire"

Il sindaco di Palermo lancia un appello al governo e solidarizza con la famiglia del giovane morto 26 anni fa in circostanze misteriose: "Caso che inquieta una città intera, quella di Antonio è stata una morta violenta"

"Il caso non è affatto chiuso". Lo dice il sindaco di Palermo Leoluca Orlando a proposito della tragica vicenda di Antonio Ciacciofera, il giovane bancario palermitano morto nel 1994 a Cuba e tornato a casa senza organi. Secondo l’unica versione fornita dalle autorità cubane il giovane sarebbe rimasto vittima di un incidente stradale. Ma la famiglia ha forti (e fondati) sospetti che il ragazzo sia stato assassinato e che il decesso possa avere a che fare con il traffico di organi. 

L'intervista fiume di PalermoToday al fratello della vittima, Michele Ciacciofera, non ha lasciato indifferente Orlando che promette di interessarsi al caso regalando una speranza ai familiari. "Ricordo benissimo quei giorni" esordisce il sindaco. "Stamattina ho letto la vostra intervista e ho ripercorso tutti quei momenti tragici".

Caso Ciacciofera, Orlando: "In quei giorni mandai una lettera a Fidel Castro"

Sì perché Orlando era sindaco pure nel 1994. "E in quei giorni mi prodigai subito per aiutare la famiglia che conosco personalmente - dice il primo cittadino raggiunto da PalermoToday -. Oggi ho chiamato Michele per dargli la mia vicinanza e gli ho confermato che mi batterò per riaprire il caso e cercare verità e giustizia. Quando nel 1994 fummo travolti da questa terribile notizia ricordo che mandai una lettera direttamente a Fidel Castro per cercare di capire cosa fosse realmente successo. Ci sono stati vari incontri con emissari cubani inviati da Castro a Villa Niscemi". Incontri che però portarono a un nulla di fatto. Ventisei anni dopo la verità è rimasta sotto la sabbia di Varadero, il gioiello dei Caraibi in cui Antonio Ciacciofera ha trovato la morte.

"Che idea mi sono fatto? Siamo in presenza di una tragedia, una morte violenta...". A questo punto Orlando sospira e cita John Adams. "Purtroppo i fatti sono argomenti testardi". Una citazione che proseguirebbe così: "e qualsiasi sia la nostra volontà, le nostre inclinazioni o i dettami della nostra passione, non possono alterare lo stato dei fatti e delle prove".

Antonio Ciacciofera 3-2-2-2

Caso Ciacciofera, Orlando lancia un appello al governo

Ma la speranza è quella di riaprire il caso. "Una vicenda oscura che nonostante i tanti anni trascorsi non può passare sotto silenzio. Non può farlo soprattutto per rispetto alla memoria di Antonio e al dolore dei suoi familiari, ma anche per il dovere di cercare la verità ancora negata e la giustizia in una vicenda nella quale le autorità italiane di allora non sembrano aver operato in modo lineare. Tornerò a chiedere al Ministro degli Esteri ma anche alla Magistratura di occuparsi nuovamente del caso, che non può certamente dirsi chiuso, per scoprire cosa c'è sotto questa terribile tragedia. Confermo ancora adesso la solidarietà ai familiari".

"Ci sono lati oscuri che vanno superati"

"Lo ripeto" dice ancora Orlando, "ci sono da superare delle opacità e dei lati oscuri che inquietano una famiglia e un'intera città. Formalizzerò una nota che voglio mandare al Governo e al ministro degli Esteri. I fatti siano competenza della Procura della Repubblica di Roma. Qua c'è un cittadino italiano che ha subìto un reato all'estero. Mi muovo in sintonia con i familiari di Antonio - chiude il sindaco -. Questa è una famiglia che ha vissuto la tragedia con molta forza".

Fonte: PalermoToday →
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