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Martedì, 16 Aprile 2024

"Mentre mio figlio moriva litigavano per decidere chi dovesse salire sull'ambulanza"

La rabbia di Raffaele Scafuri, padre di Antonio, il 23enne morto, dopo quattro ore di attesa in codice rosso, nell'ospedale Loreto Mare: "Vogliamo la verità, chi ha ucciso un ragazzo di 23 anni deve pagare"

"Antonio è stato ammazzato. Mentre mio figlio moriva, al pronto soccorso litigavano per decidere chi dovesse salire sull'ambulanza che doveva portare Antonio a fare una angiotac". Così dice all'agenzia Ansa Raffaele Scafuri, padre di Antonio, il 23enne morto, dopo quattro ore di attesa in codice rosso, nell'ospedale Loreto Mare dove era arrivato a causa delle gravi ferite riportate in un incidente stradale avvenuto a Ercolano il 16 agosto.

"Vogliamo la verità: chi ha ucciso un ragazzo di 23 anni deve pagare. Siamo arrivati al Loreto Mare attorno alle 21.30 e siamo stati subito assistiti. Poi mio figlio è stato posto su un lettino in attesa di effettuare l'esame utile a comprendere se vi fossero problemi ai vasi sanguigni. Su questo lettino è rimasto per ore, saranno state le 4 quando ho alzato la voce e solo allora medici e infermieri si sono messi d'accordo, dopo che li avevamo visti anche litigare. Intanto Antonio moriva''.

Fonte: Ansa.it →
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