Crisi, è allarme anziani: più della metà è malnutrito quando arriva in ospedale
Lo dicono gli esperti dell'ospedale San Matteo di Pavia, secondo cui sei persone su dieci oltre i 65 anni finiscono in ospedale a causa della malnutrizione rischiando danni permanenti
Sono numeri impressionanti quelli degli anziani che finiscono in ospedale perchè, a causa della crisi economica non possono permettersi di mangiare alimenti come pesce e carne.
Lo dicono gli esperti dell'ospedale San Matteo di Pavia, secondo cui sei persone su dieci oltre i 65 anni finiscono in ospedale a causa della malnutrizione rischiando danni seri e permanenti.
Per le pensioni troppo basse molti anziani sono costretti a fare la spesa nei discount e ad acquistare prodotti sotto costo rinunciando a carne e pesce per lunghi periodi. L'assenza di proteine nell'alimentazione quotidiana ha effetti dannosi sulla salute e sul fisico e causa anche una ridotta capacità di affrontare le infezioni.
L’allarme è stato lanciato da uno studio del Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica del San Matteo di Pavia che analizzando 667 loro pazienti con un’età superiore ai 65 anni dal 2009 al 2012 ha riscontrato come il 58% presenti caratteristiche di malnutrizione all’ingresso in ospedale e oltre il 33% risulti ad alto rischio.
Riccardo Caccialanza, responsabile della Nutrizione Clinica del San Matteo e segretario nazionale della società italiana di nutrizione artificiale e metabolismo (Sinpe), dice: "È un dato preoccupante soprattutto per le conseguenze che la malnutrizione comporta: una degenza più lunga, complicanze maggiori durante i ricoveri, frequenti riospedalizzazioni e maggiore mortalità".
Scrive Il Giorno:
A complicare la vita degli anziani a tavola non ci sono solo alcuni problemi clinici come patologie neurologiche, infettive e oncologiche che comportano perdita dell’appetito e difficoltà organiche: «C’è, sempre più spesso, un problema economico — sottolinea Caccialanza —. Carne e pesce si mangiano poco perché costano di più. Ciò significa diminuire le proteine per la salute di muscoli e ossa. E a una certa età sostituire queste fonti proteiche con cereali e legumi, che costano meno, può incidere sulla salute intestinale»