Ebola, non aprite quella porta: "benvenuti" nell'appartamento del virus
La polizia sorveglia armata i famigliari dell'uomo che che portato l'Ebola negli Stati Uniti, chiusi in casa in quarantena
La polizia di Dallas vigila sull'appartamento di Thomas Eric Duncan, la prima persona contagiata dall'Ebola negli Stati Uniti.
Guardie armate piantonano Duncan a Texas Health Presbuterian Hospital ma anche i quattro membri della sua famiglia, chiusi in casa in quarantena. Nessuno di loro può entrare a contatto con altre persone fino a che la minaccia Ebola non sarà sconfitta.
Secondo il Daily Mail, le autorità hanno deciso di piazzare guardie armate fuori alla porta per impedire ai famigliari di Ducan di uscire dopo che questi avevano disattesi l'ordine di rimanere in casa.
L'edizione americana de L'Huffingont Post cita David Lakey, del dipartimento della Salute del Texas: "La decisione di mettere sotto sorveglianza queste persone è stata presa affinché noi potessimo assicurarci di poterli monitare come richiesto".
L'appartamento in questione, a quattro giorni dalla scoperta che al liberiano Duncan era stata diagnosticata l'Ebola, non è stato ancora sterilizzato. Le quattro persone richiuse stanno continuando a vivere negli stessi spazi usati da Duncan.
Era previsto l'intervento di una squadra ma è stato rimandato: una volta terminata l'operazione, il materiale infetto va smaltito e l'impresa, pur trattando abitualmente "hazmat" (ossia materiali nocivi) non ha i permessi necessari a trasportare quanto rinvenuto in casa per le strade del Texas, come riferisce la CNN. La squadra potrà tornare una volta ottenuti i permessi ma non è dato sapere quando questo avverrà.