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Giovedì, 25 Aprile 2024

Le infermiere spagnole non vogliono andare in Arabia Saudita: "Non è un paese per donne"

Nonostante la crisi economica, in Occidente lo "stile di vita" (in questo caso sarebbe però meglio dire la "libertà") è un valore che non si può barattare

In una Spagna massacrata dalla disoccupazione (il 25%, la più alta della zona Ue), è arrivata dall’Arabia Saudita un’ offerta da mille ed una notte: impiego immediato per 100 mila infermiere. Stipendio da favola: 3.500 euro al mese esentasse, viaggio andata e ritorno gratis, alloggio pagato, 54 giorni di ferie annue. Ma il Consejo General de Enfermería (CGE, l’associazione degli infermieri iberici ), ha risposto picche, nonostante le disoccupate siano 16.375. La ragione di un, a prima vista, inspiegabile niet? “La condizione della donna in quelle terre”, ha spiegato Máximo González Jurado, presidente del CGE.

Nonostante la crisi economica, in Occidente lo "stile di vita" (in questo caso sarebbe però meglio dire la "libertà") è un valore che non si può barattare.
E' questa la riflessione alla quale ci induce la notizia, riportata in Italia dal quotidiano La Stampa, del rifiuto opposto dall'associazione degli infermieri spagnoli all'offerta proveniente dall'Arabia Saudita (paese nella quale la condizione della donna lascia "molto a desiderare") di assunzione immediata (e con benefit economici altissimi) per 100mila infermiere.
Della serie: "toglietemi lo stipendio e il lavoro, ma non la dignità di donna".

Fonte: La Stampa →
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