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Giovedì, 28 Marzo 2024

Samsung, arrestato per corruzione il vicepresidente Lee Jae-yong

Samsung, il cui nome vuol dire "tre stelle" in coreano, è un vero colosso per la rampante economia sudcoreana, arriva a rappresentare il 20 per cento del Pil del paese. Lee avrebbe versato o promesso circa 37,5 milioni di dollari in cambio di un'ampia copertura politica

Nuovo "scivolone" per Samsung, il gigante mondiale dell'elettronica. Lee Jae-Yong è stato arrestato nell'ambito delle indagini su uno scandalo di corruzione che hanno portato all'impeachment della presidente Park Geun-Hye: lo hanno reso noto fonti della magistratura sudcoreana.

Samsung, il cui nome vuol dire "tre stelle" in coreano, è un vero colosso per la rampante economia sudcoreana, arriva a rappresentare il 20 per cento del Pil del paese. Eppure la sua storia non è affatti lineare: in tre generazioni di capitani d'azienda, ha inanellato una serie di scandali che vanno dall'evasione fiscale alla corruzione.

Lee è formalmente il vicepresidente Samsung Electronics, primo produttore mondiale di smartphone e perla del "chaebol" (conglomerato) sudcoreano che spadroneggia nel mercato dell'elettronica. L'accusa è legata una maxitangente da 40 milioni di dollari pagata a Choi Soon-sil, una donna potente legata a un culto sciamanico che, grazie al suo stretto rapporto con la presidente Park, ha ottenuto dai chaebol milioni e milioni di dollari per facilitare talune operazioni. 

Anche Choi è in carcere, mentre Park è stata destituita dal parlamento ed è in attesa della ratifica finale del massimo organo giurisdizionale del paese, ma intanto ha i suoi poteri sospesi. L'arresto è avvenuto poco dopo che la Corte centrale distrettuale di Seul ha dato l'ok. Lee avrebbe versato o promesso circa 37,5 milioni di dollari alla confidente Choi Soon-sil in cambio di un'ampia copertura politica.

I pubblici ministeri lo possono detenere fino ad un massimo di 20 giorni prima di incriminarlo formalmente.  

L'esponente della terza generazione di leader di Samsung è il primo a finire materialmente in carcere. Il padre e il nonno si sono dovuti difendere da accuse di corruzione e di evasione fiscale.

Fonte: The Guardian →
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