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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Condannata a morte perché cristiana: "Salviamo Asia"

Nuovo appello per chiedere al Pakistan di rilasciare Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia, sentenza confermata lo scorso 16 ottobre ma che potrebbe essere ribaltata dalla Corte Suprema

Articolo 21, in apertura oggi sulla homepage del suo sito, rilancia la petizione internazionale che ha già raccolto oltre 680mila firme in tutto il mondo. Obiettivo: salvare Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia.

"Articolo 21, che dal primo momento ha seguito la vicenda, sostiene la mobilitazione internazionale - si legge nell`editoriale di Antonella Napoli, giornalista e attivista per i diritti umani ideatrice della campagna per salvare Meriam Ibrahim Ishag, la donna cristiana condannata in Sudan e poi rilasciata grazie all`intervento del governo italiano - 

L`obiettivo è raggiungere il milione di firme. Nonostante il giudice in secondo grado abbia ribadito la condanna c`è ancora una flebile speranza. La Commissione per i diritti umani del Pakistan, che sta seguendo con grande attenzione il suo caso, ritiene che la Corte suprema nell`ultimo grado di giudizio esaminerà il ricorso prendendo in considerazione tutti gli aspetti della vicenda anche se il Pakistan è in una posizione difficile perché la legge sulla blasfemia, ed il modo in cui viene applicata, non è oggetto di una revisione. Il clima nel Paese non invoglia certo all`ottimismo, ma sembra che la diplomazia, in particolare gli Stati Uniti, si stia muovendo con decisione".

"Osservatori internazionali e numerose personalità in Pakistan - si legge ancora nell`appello - ritengono che Islamabad non farebbe mai nulla che possa infastidire gli Usa. Ed è per questo che appare fondamentale continuare a premere sia sul governo pakistano che sulle ambasciate americane in tutti i paesi del mondo affinché la strategia diplomatica per liberare Asia Bibi sia sempre più forte".

Fonte: Articolo 21 →
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