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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Sbranò un bimbo: Asia è stata rieducata e adesso ha una nuova famiglia

A due anni di distanza dall'aggressione ai danni di un bimbo in Sicilia, che poi morì per le ferite riportate, il dogo argentino è stato rieducato in un centro di Rovereto e adesso è stato adottato nuovamente

Asia adesso ha una seconda vita, a due anni da quel drammatico giorno in cui, insieme ad un altro dogo argentino, aggredì un bimbo di Mascalucia, in provincia di Catania, che poi morì per le gravi ferite riportate. Di quella violenta aggressione si parlò in tutti i tg e quotidiani nazionali, ma non molti sanno cosa successe ai cani dopo quel tragico evento. Asia e Macchia, così si chiama l'altro cane, furono spediti a Rovereto, al Parco canile gestito dall’Associazione Arcadia onlus, luogo in cui è iniziato il loro percorso di rieducazione.

"Come spessissimo capita – spiega il presidente Pierluigi Raffo a TrentoToday – terminato il clamore mediatico, che al tempo fu di livello nazionale vista la gravità dei fatti, gli animali vengono dimenticati. Ebbene, quei due cani hanno continuato a vivere e, per fortuna, hanno potuto fare un percorso con noi. L’episodio che li ha visti protagonisti non può essere unicamente archiviato come cronaca: deve al contrario diventare un campanello d’allarme, aprire orizzonti educativi e culturali, al fine di applicare quanto richiesto dalle leggi e dalle normative. Serve educare al rispetto di specie differenti per garantire il benessere e la salute di entrambe, nonché la sicurezza pubblica''.

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Oggi, dopo un percorso rieducativo, Asia ha trovato adozione. La soddisfazione dell'associazione è tanta, pari o forse maggiore della pazienza e della professionalità profuse nella rieducazione.

"Questo è un successo non solo dell’associazione - si legge in una nota - ma della collettività diffusa che si deve sentire tutelata e assistita perché solo in questo modo può essere rispettato il diritto alla vita e alla libertà che troppo spesso viene leso o tolto per superficialità e mancanza di competenza".

Fonte: TrentoToday →
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