E' in carcere per aver ucciso, il 13 aprile di quest'anno, tre persone di religione ebraica nello stato americano del Kansas, una delle più terribili stragi antisemite degli ultimi anni. Oggi, tra la cronaca e il giallo, la stampa americana rende note alcune rivelazioni sul passato di Frazier Glenn Miller, leader di un gruppo affiliato al Ku Klux Klan autore degli omicidi.

Negli anni '80 l'uomo fu trovato, a dispetto di ogni "condotta morale" del gruppo razzista di cui faceva parte, sul sedile posteriore di una macchina impegnato in un rapporto sessuale con un afroamericano travestito da donna.

All'epoca, essendo nota la militanza di Frazier Glenn Miller, le autorità federali americane decisero di barattare il loro silenzio sul fatto in cambio di una "collaborazione" con l'uomo, che divenne quindi un informatore dell'Fbi.

Il dettaglio sul passato dello stragista, che possiamo certamente iscrivere nei casi di "gossip" e di "curiosità", provoca però anche molte perplessità sull'operato della sicurezza interna americana: come gli omicidi antisemiti di due settimane fa dimostrano, l'uomo, che mentre uccideva le sue vittime urlava "Heil Hitler", non aveva abbandonato le sue idee e rimaneva una persona pericolosa.