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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Nuova fase?

Ipotesi ristoranti aperti a cena, Fontana ci sta: "Meglio 4 persone sedute nel locale che 24 in casa"

"La gente comincia ad essere esasperata - riflette il governatore leghista della Lombardia - Meglio dare un po' di libertà controllata che regole rigide che vengono violate senza che nessuno intervenga". Zona arancione in tutta la provincia di Brescia?

"Molto meglio quattro persone che cenano al ristorante sedute a un tavolo distanziate, che gli assembramenti che abbiamo visto domenica davanti allo stadio di San Siro o la sera fuori dai bar": è quanto dice il governatore leghista della Lombardia, Attilio Fontana, in una intervista a Repubblica. L'ipotesi dei ristoranti aperti a cena sembra prendere piede, ma nessuna decisione è stata presa.

Attilio Fontana: "La gente comincia ad essere esasperata"

"La gente comincia ad essere esasperata - riflette il leghista -. E poi finisce che magari a tavola a casa si trovano in ventiquattro. Meglio dare un po` di libertà controllata che regole rigide che vengono violate senza che nessuno intervenga".

L'associazione nazionale dei comuni italiani chiede che i ristoranti, a condizione del rispetto di protocolli rigidi sulle distanze, debbano poter riaprire anche di sera. "La consumazione al tavolo - sostiene l'Anci - assicura condizioni di sicurezza maggiori rispetto agli assembramenti che purtroppo si creano fuori dai locali che fanno il servizio di asporto delle bevande, soprattutto con l'arrivo della bella stagione". Una richiesta destinata a essere accolta? In molti ne dubitano.  Non è nuova la richiesta di valutare la riapertura dei ristoranti a cena nelle zone gialle e a pranzo in quelle arancioni, ma fino a oggi il Comitato Tecnico Scientifico non ha mai voluto sciogliere la riserva. Quando scadrà il Dcpm il prossimo 5 marzo, si chiarirà il destino degli esercizi di ristorazione per i prossimi mesi

Fontana promuove il governo Draghi, che ha cominciato con il piede giusto a suo dire. "Il ministro del Turismo Garavaglia, appena è stata annunciata la chiusura degli impianti di sci, è venuto qui a parlare con tutti i rappresentanti del turismo. La ministra Gelmini mi è sembrata molto aperta sui problemi che riguardano il nostro territorio". E per quanto riguarda la prima decisione assunta dal nuovo esecutivo, la conferma del blocco dei trasferimenti tra regioni con i divieto di ricevere amici in zona rossa, Fontana afferma: "Non è mai stata mia abitudine entrare nel merito delle scelte di carattere sanitario del governo. Che siamo ancora davanti a una situazione seria mi sembra evidente".

Zona arancione in tutta la provincia di Brescia?

Sulla possibilità che possa oggi firmare un'ordinanza che istituisce la zona arancione in tutta la provincia di Brescia, Fontana spiega: "Nella lettera che ho inviato ieri al ministero della Salute ho fatto due ipotesi: l'istituzione della zona arancione in tutta la provincia di Brescia con la chiusura delle scuole o in alternativa alcuni interventi localizzati in alcuni Comuni dove i dati sono più brutti. La decisione la prenderò quando riceverò la risposta dei tecnici da Roma. Stiamo affrontando una fase nuova. Ed è necessario avere la massima condivisione. Stiamo valutando quale decisione prendere in base all`andamento delle varianti e su dati sostanziali".

Fonte: La Repubblica →
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