Sigarette elettroniche, nuovi aumenti: "Lo Stato vuole che fumiate tabacco"
Un emendamento appena approvato dalla Quinta Commissione della Camera rischia di essere una vera mazzata per aziende e consumatori. Una ricarica d’acqua costerà più del doppio di un pacchetto
Sono delusi, arrabbiati. E non hanno alcuna intenzione di restare in silenzio, perchè sopportare una beffa del genere non è affatto facile: "Lo Stato vuole che continuiate a fumare tabacco" dicono gli imprenditori del settore delle sigarette elettroniche.
Un emendamento appena approvato dalla Quinta Commissione della Camera rischia di essere una vera mazzata per aziende e consumatori. A breve una ricarica d’acqua costerà più del doppio di un pacchetto. Secondo alcuni osservatori le multinazionali del tabacco sono riuscite a dare "il colpo finale al settore della sigaretta elettronica".
A rischio migliaia di posti di lavoro. "L’intero mondo dello svaping rischia di saltare, senza alcuna cura per i benefici che porta ai cittadini in termini di salute" dicono al Fatto i fratelli Giorgetti, titolari della prima azienda di liquidi aromatizzati per vaporizzatori personali prodotti e confezionati in Italia.
Il nuovo emendamento alla Legge di bilancio assegna a tutti i liquidi con o senza nicotina l’imposizione fiscale dei tabacchi, e cancella qualsiasi ipotesi di sconto sul debito pregresso con l’Erario delle aziende.
"Lo Stato ha deciso che dovete continuare a fumare”, dice Gianluca Giorgetti mostrando una confezione di liquido: “Decidendo di tassare anche l’acqua e gli aromi naturali il prezzo al consumo schizza ben oltre il pacchetto".
"Così se all’estero lo svaping è riconosciuto e incentivato come strumento di riduzione del danno da fumo in Italia è visto solo come un mezzo per rimpinguare le casse dello Stato".