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Sabato, 20 Aprile 2024
L'allarme

"È sconcertante vedere un nuovo aumento dei casi covid in estate, perdiamo tempo"

Le parole di Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell'Università di Padova. Il microbiologo ha poi spiegato che quanto sta succedendo in Inghilterra verrà replicato in Italia

"Lo scorso anno abbiamo sprecato sei mesi e rischiamo di sprecarne altri sei quest'anno. È sconcertante che dobbiamo assistere per la seconda volta all'aumento dei casi durante l'estate, vuol dire che non abbiamo imparato nulla”. Queste le parole con cui Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell'Università di Padova, ha commentato l’attuale situazione legata all’emergenza coronavirus, intervenendo nel corso di Agorà Estate, programma in onda su Rai Tre.

A proposito di cosa aspettarsi da qui in avanti, sempre in riferimento ai contagi da coronavirus e ad una possibile "quarta ondata", Crisanti ha sottolineato che "quello che è successo in Inghilterra è un'anticipazione di quello che succederà in Italia". Secondo l'esperto, infatti, "considerando anche che il tasso di protezione tramite vaccino che abbiamo da noi è inferiore a quello inglese, non ci vuole l'arte divinatoria: quello che succederà in Italia sta scritto nel grafico dell'Inghilterra, che è passata nel giro di 40 giorni da mille casi giornalieri a 50mila. Da 2-3 morti al giorno a 50 morti al giorno, da 500 ricoverati a 2.500", ha riferito.

Entrando poi ulteriormente nel merito. "È vero che il tasso di casi gravi è molto diminuito, perché in Inghilterra senza vaccino avremmo tranquillamente 700-800 morti al giorno, ma se non fanno qualcosa avranno 100 morti al giorno, ovvero 40.000 morti all'anno", ha detto, in conclusione. "Non c'è malattia in questo momento che causi questi numeri", ha ribadito, sottolineando che chi paragona il covid attuale all'influenza pronuncia "una fandonia gigantesca, che mostra che abbiamo un tasso di analfabetismo, a livello di sanità pubblica, incredibile: l'influenza fa 7mila morti all'anno".

Crisanti si è soffermato anche sul tema del green pass. Il documento, ha precisato l'esperto, "è uno strumento che facilita a mio avviso la vita delle persone e le attività ricreative, ma definirlo uno strumento che blocca la trasmissione direi di no", ha detto. "Ci vogliono ben altre cose per farlo, cioè un tracciamento degno di questo nome, sviluppare un’app che funzioni, potenziare la capacità di fare tamponi. E poi bisogna capire che la diminuzione della trasmissione è fondamentale per impedire che ci si trovi ad ottobre-novembre con la stessa situazione dello scorso anno", ha aggiunto ancora nel corso del suo intervento.


 

Fonte: Agorà →
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