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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Terremoto a Norcia: "La cioccolateria era il sogno di papà, noi restiamo"

La storia di una famiglia che non si arrende e lotta per far ripartire la sua azienda tra difficoltà, disagi e un grido di speranza. Il racconto di PerugiaToday

“Norcia deve ripartire e noi non ci arrendiamo”. Sono queste le parole di Arianna Verucci, titolare di un’azienda di famiglia a Norcia, gravemente colpita dal potente terremoto del 30 ottobre, che ha messo in ginocchio la città di san Bendetto e la Valnerina.

Ma l’amore per la propria terra, i sacrifici di una vita, hanno portato la famiglia a resistere e a lottare: sono giorni ormai che dormono in un camper per restare vicini alla propria attività, cercando, nonostante le difficoltà, di farla ripartire. “Non ho intenzione di lasciare la mia terra e l'attività, era il sogno di mio padre, e sono trent’anni che esiste. E’ tutto quello che ci rimane”.

La casa, resa inagibile, li ha costretti ad un alloggio temporaneo. E così hanno rinunciato alla comodità di un albergo continuando con tenacia a lavorare. “Ho una figlia che va all’università, un figlio piccolo e due genitori anziani - continua Arianna - ed ora l’unica cosa che posso fare è rimboccarmi le maniche; finora ho fatto tutto da sola ma adesso serve l’aiuto di tutti”.

Norcia in ginocchio dopo il terremoto (Ansa)

Maltempo, scosse di assestamento, disagi, non hanno intimorito questa famiglia di nursini, che ha allestito una tenda esterna al negozio per spedire il materiale dolciario del magazzino a tutti gli acquirenti. Tanta la solidarietà per i prodotti di Norcia: così Arianna, in un solo giorno, riesce a spedire almeno 30/40 confezioni.  “Norcia è un paese fantasma, ma noi rimaniamo”.

Castelluccio di Norcia dopo il sisma

Fonte: PerugiaToday →
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