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Sabato, 20 Aprile 2024

Partecipa al Pride e bacia un uomo: musulmano minacciato di morte

Nel mirino degli intolleranti un regista pakistano di 32 anni, Wajahat Abbas Kazmi

"Allah loves equality" ("Allah ama l'uguaglianza") si legge sul poster che Wajahat Abbas Kazmi, regista pakistano di trentadue anni e attivista del mondo Lgbt, ha portato con sé al gay Pride di Milano.

Ma da giorni per il suo impegno a favore dei diritti degli omosessuali, Wajahat sta ricevendo insulti e minacce di morte, scrive Carmine Ranieri Guarino su MilanoToday.

Durante il pride il regista 32enne è stato immortalato mentre bacia un ragazzo che mostra la bandiera del "suo" Marocco, nazione in cui ancora oggi essere omosessuali è considerato reato. Da quel momento - denuncia l'associazione "Il grande colibrì", di cui il regista è cofondatore - il giovane è finito nel mirino di chi ha visto nel suo gesto una provocazione”.

"Kazmi - spiegano dal gruppo - è stato vittima di messaggi di incitamento all’odio ed è stato oggetto di numerose minacce di morte in più lingue. L’associazione ha immediatamente preso provvedimenti per sporgere denuncia presso le autorità competenti e ha provveduto a contattare la Rete Lenford - associazione di avvocati a difesa delle persone Lgbt - per perseguire con azioni legali le persone autrici di minacce di morte e messaggi di calunnia e diffamazione".

È necessario enfatizzare - la solidarietà de Il grande colibrì - che Wajahat non è solo, ma è parte di una collettività che crede nel suo messaggio e che non accetterà passivamente vessazioni e minacce omo e islamofobe, specialmente se rivolte ai suoi membri". 

Accanto a Kazmi - che ha raccontato la sua storia di musulmano omosessuale anche in un film documentario - è scesa in campo anche l'Arcigay Milano.

"Da anni riconosciamo il valore e la forza del messaggio portato avanti da Kazmi, e nei modi possibili abbiamo dato il nostro supporto. In questo momento - si legge in una nota dell'associazione - vogliamo ribadirgli la nostra vicinanza, perché è essenziale, e in questo momento ancor di più, sentirci tutti coinvolti e accomunati in un percorso di civiltà e rispetto".

Fonte: MilanoToday →
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