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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il mistero / Australia

Il mistero della morte di una bambina di sette mesi: indagata la madre

La 21enne ha chiamato i soccorsi ed è stata trovata mentre provava a rianimare la piccola nella sua causa nel Queensland in Australia. Domani comparirà davanti al giudice

Una tragedia a cui non si riesce a dare ancora una spiegazione. Solo le indagini potranno farlo e per adesso a finire sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori è la madre della bambina di sette mesi trovata morta nella sua abitazione. La polizia ha messo sotto inchiesta una ragazza di 21 anni per la morte di sua figlia. I fatti si sono verificati a Murgon, a ovest di Gympie, in Australia, lo scorso 5 febbraio. A meno di una settimana di distanza la madre della piccola vittima risulta essere l'unica indagata per questa tragica scomparsa. Tutto è cominciato alle 9 e 30 di venerdì scorso quando sono stati chiamati i soccorsi nell'abitazione della donna a 175 chilometri a nord-ovest di Brisbane e 70 chilometri a ovest di Gympie.

I soccorsi 

I sanitari sono arrivati sul posto e hanno trovato la donna che provava a rianimare la piccola. Un tentativo disperato dopo aver chiamato lei stessa lo “000”, il numero d'emergenza della zona. Quando i medici sono arrivati sul posto hanno provato a portare in ospedale la bambina in ambulanza ma si sono dovuti arrendere poco dopo. Non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso all'ospedale di Murgon. A distanza di qualche giorno è arrivata l'accusa per la madre. Gli investigatori ipotizzano il reato di omicidio colposo. Il giudice che ha presoin carico il caso al momento ha negato la libertà su cauzione alla donna che resta detenuta. Domani mattina dovrà comparire dinanzi alla corte di Kingaroy.

Le indagini 

Le indagini al momento proseguono a 360 gradi. L'ultimo aggiornamento era stato dato dalla polizia due giorni fa. Martedì un portavoce della polizia era stato abbastanza laconico nel suo report della situazione. “Non ci sono ulteriori informazioni disponibili, in questo momento”. La realtà è che al momento non ci sono ancora elementi validi per riuscire a formulare delle ipotesi investigative sul caso che ha sconvolto la comunità del sud-est del Queensland. La madre era sola in cosa con la piccola e l'inchiesta ai suoi danni sembra essere un atto dovuto da parte degli investigatori che comunque al momento brancolano nel buio. Ulteriori accertamenti sul corpo della piccola potrebbero fornire dei dettagli sulla causa del decesso. Fino ad allora qualsiasi tipo di ipotesi potrebbe risultare fuorviante.

Il massaggio cardiaco 

L'unico dettaglio che è al momento a disposizione degli investigatori è che è stato richiesto l'intervento dei sanitari per una rianimazione per arresto cardiaco. Tentativo che purtroppo non è andato a buon fine da parte sia della madre che dei sanitari che si sono dovuti arrendere di fronte alla perdita della piccola. Le parole della madre dinanzi al tribunale potrebbero fornire ulteriori elementi utili e diventerebbero note le motivazioni che la donna ha fornito in prima battuta agli investigatori.

Fonte: The Sidney Morning Herald →
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