Bagni separati per i migranti nella scuola elementare: "Non li vogliamo"
Succede a Cagliari. In precedenza alcuni genitori di altri alunni avevano persino chiesto che i piccoli migranti non fossero accettati nell'istituto, scrive l'Unione Sarda
Non succede nell'America segregazionista degli anni Cinquanta, ma in una città italiana del 2016.
In una scuola delle suore mercedarie di via Barone Rossi, a Cagliari, esplode il caso di due bambini - uno etiope e l'altro egiziano - arrivati in Sardegna senza i genitori.
"Non vogliamo i migranti nella classe dei nostri figli" chiede un gruppo di genitori. Dopo le proteste, ai piccoli è stato praticamente imposto di non usare lo stesso bagno di quello dei compagni di classe.
In precedenza alcuni genitori di altri alunni (una minoranza) avevano persino chiesto che i piccoli migranti non fossero proprio accettati nell'istituto, scrive l'Unione Sarda.
Due famiglie avevano finito per prendere la decisione di trasferire i figli in un'altra scuola per l'anno scolastico appena iniziato.
