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Venerdì, 19 Aprile 2024

Collassa e muore in ospedale a sei anni: il medico lo aveva confuso con un altro paziente

E' quanto ha stabilito l'inchiesta sulla morte del piccolo Jack Adcock, avvenuta nel febbraio 2011. La madre accusa: "Avrebbero dovuto fare il meglio per lui"

Non si dà pace la mamma del piccolo Jack Adcock, il bimbo inglese con la sindrome di Down morto nel febbraio 2011 per arresto cardiaco subito dopo essere stato ricoverato in ospedale perché accusava vomito e diarrea.

Il bambino era stato portato al Leicester Royal Infirmary ma, secondo quanto stabilito da un'inchiesta, la dottoressa che lo aveva in cura avrebbe commesso una serie di errori. La donna non avrebbe capito che il piccolo aveva avuto uno shock settico e quando lo ha visto collassare ha smesso il trattamento di rianimazione cardio-polmonare perché credeva che per lui ci fosse l'ordine "do not resuscitate": si tratta di una disposizione legale per cui il paziente o chi ne fa le veci chiede di non voler essere rianimato qualora vada in arresto cardiato. La dottoressa avrebbe confuso Jack con un altro paziente.

Il tribunale di Nottingham ha condannato per omicidio colposo la dottoressa Hadiza Bawa-Garba, insieme all'infermiera Isabel Amaro. La madre di Jack non nasconde la rabbia.

"Quando abbiamo lasciato l'ospedale, io li ho ringraziati e ho visto la dottoressa che piangeva. Mi ha detto di essere molto dispiaciuta per come erano andate le cose. Ho provato dolore per lei. Credevo avessero fatto del loro meglio. E' quello che ci si aspetta, no? - ha raccontato la mamma - Ora vorrei tagliare la testa a tutti perché la verità è che loro non hanno fatto il meglio per lui. Se non fosse stato per loro, lui sarebbe ancora qui". 

Fonte: Leicester Mercury →
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