rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024

Pensionato suicida, parla l'ex funzionario: "Così una banca vi convince a firmare tutto"

Marcello Benedetti, ex impiegato della banca Etruria di Civitavecchia a Repubblica: "Luigino ce l'ho sulla coscienza, non mi sono comportato secondo le regole ma ho seguito gli ordini"

"Io Luigino me lo sento sulla coscienza perché mi sono comportato da impiegato di banca e se fossi stato una persona che rispettava le regole non gli avrei fatto fare quel tipo di investimento". Queste le parole a Repubblica di Marcello Benedetti, ex impiegato della banca Etruria di Civitavecchia, il funzionario che ha venduto obbligazioni per centomila euro a Luigino D'Angelo, il pensionato che si è tolto la vita per averli persi.

"Luigino - racconta Benedetti - fu uno dei primi clienti della banca a cui proposi questo investimento, firmò il questionario che sottoponevamo a tutti, nel quale c'era scritto che il rischio era minimo per questo tipo di operazione. In realtà, nelle successive carte che il cliente firmava, era presente la dicitura "alto rischio", ma quasi nessuno ci faceva caso. Era scritto in un carteggio di 60 fogli".

Avevamo l'ordine di convincere più clienti possibili ad acquistare i prodotti della banca, settimanalmente eravamo obbligati a presentare dei report con dei budget che ogni filiale doveva raggiungere. L'ultimo della lista veniva richiamato pesantemente dal direttore".

Benedetti ammette poi che i funzionari erano al corrente di cosa significasse vendere ai clienti delle obbligazioni subordinate: "Ogni anno c'era un aumento del capitale e per farlo dovevamo chiamare tutti i clienti e fargli rivedere azioni e obbligazioni".

Fonte: Repubblica.it →
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pensionato suicida, parla l'ex funzionario: "Così una banca vi convince a firmare tutto"

Today è in caricamento