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Giovedì, 28 Marzo 2024

Barista contro le slot machine: "Rinuncio a 30mila euro al mese ma non rovino famiglie"

Antonio Valente ha un bar in viale Jenner, a Milano: "Non ho mai voluto installare le slot machine. Certo, rinuncio a un introito di 30mila euro al mese, ma non voglio rovinare la vita delle famiglie"

Le slot machine che riducono sul lastrico intere famiglie nel suo bar non ci sono. Non ci sono mai state. E non ci saranno mai.

"Gestisco questo bar da più di quarant'anni e non ho mai voluto installare le slot machine. Certo, rinuncio a un introito di 30mila euro al mese, ma non voglio rovinare la vita delle famiglie". Antonio Valente ha un bar in viale Jenner, a Milano.

Il Comune di Milano per mano dell'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, ha deciso di premiarlo. Insieme all'assessore anche il portavoce del Comitato Jenner-Farini, Luca Tafuni, impegnato nel censimento dei locali che hanno detto no alle famigerate "macchinette".

"Dare un premio pubblico agli esercenti che non accettano slot machine nei loro locali - ha detto Majorino - è una delle misure che vogliamo attuare per contrastare il proliferare del gioco d'azzardo".

I bar no-slot sono sempre di più, a Milano e in altre città. Un piccolo grande segno di civiltà.

“Continuiamo la nostra campagna – ha detto l’assessore Majorino – per dare un riconoscimento e ringraziare i titolari di bar, tabaccherie e altri esercizi di Milano che non installano slot machine o decidono di rimuoverle, contribuendo così a non aumentare le fonti di gioco d’azzardo, sempre più presenti, che possono scatenare dipendenze da gioco patologico. Per lo stesso motivo abbiamo di recente creato la Rete contro le ludopatie, un tavolo di coordinamento aperto a tutti gli enti e le realtà che lavorano per fronteggiare le problematiche relative alla dipendenza da gioco. Con la Rete avvieremo un numero telefonico dedicato per la segnalazione di casi sociali o di attività criminose e apriremo dal prossimo autunno sportelli di informazione e assistenza in ognuna delle zone del decentramento, in collaborazione con i Consigli di Zona”.

“Ci fa piacere – ha detto Luca Tafuni – che il Comune sia con noi in questa iniziativa partita dal Comitato Jenner- Farini con il sostegno di molti cittadini. La nostra speranza è che siano sempre di più gli esercenti che, condividendo il valore di questa campagna, non mettano o rimuovano le slot machine nei propri locali”.

Davide Marmonti,  un altro barista milanese, ha spento le slot machine."Vedevo gente che si rovinava: mi sono tolto un peso" aveva detto alcune settimane fa al Giorno - Fosse stato per me, non avrei mai installato le slot machine. Quando ho rilevato il bar ho dovuto tenerle per un anno. Ho ereditato un contratto quinquennale: annullarlo era impossibile. La maggior parte dei giocatori era accanita. Molti aspettavano lo stipendio o la pensione e in due giorni spendevano tutto. Quando ho capito che non era un gioco, ho detto basta".

Fonte: Repubblica Milano →
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