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Sabato, 20 Aprile 2024

Se Barilla piange, Pasta Garofalo ride

La polemica in rete sulle dichiarazioni di Guido Barilla vede un vincitore: la Pasta Garofalo

Su Facebook e Twitter, specchio ormai sempre più fedele della società italiana, c'è chi vince e c'è chi perde agli occhi dell'opinione pubblica. Sicuramente oggi ha perso la Barilla, dopo le controverse dichiarazioni del suo patron Guido, che ha affermato che non userebbe una famiglia gay in una pubblicità "perché noi siamo per la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca". Subissati di insulti, con un principio di boicottaggio ed esposti al pubblico ludibrio dell'ironia del web, internet ha emesso la sua sentenza di condanna.

Ma oggi c'è anche chi vince: è la Pasta Garofalo, che intelligentemente ha sfruttato l'ondata di proteste scrivendo sul proprio profilo Facebook: "Le uniche famiglie che non sono Garofalo sono quelle che non amano la buona pasta". Grandissimi apprezzamenti, qualche critica ("è solo marketing" si è lamentato qualcuno) ma molto moderata e tante persone che hanno conosciuto oggi questa marca.

Tra i commenti allo status quello che ci è piaciuto di più è stato quello di Gianni Passera, che ha scritto: "Marketing? Furbetti? E chissenefrega! Un'azienda che si contrappone ad un'esternazione così stupida va premiata. Non li conoscevo, li proverò, e se mi piacerà sarà presente nella mia dispensa".

Per dire la vostra su questo "endorsement" della Pasta Garofalo alla "causa omosessuale" (ma forse più semplicemente di civiltà) questo è il link al loro status su Facebook.

Fonte: Facebook →
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