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Venerdì, 19 Aprile 2024
Redazione

"Prima piacevo alla destra, ma adesso difendo i vaccini"

Ha detto questo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive all’Ospedale San Martino di Genova e professore universitario

“Ero l’idolo della destra quando ritenevo sbagliato il terrorismo mediatico sul coronavirus e i bollettini che, almeno in certi momenti della pandemia l’anno scorso, ci informavano ossessivamente sui morti. Se Bassetti non piace più non è un mio problema. Io porto avanti le ragioni della scienza ed è inaccettabile che un politico si metta contro di loro: è un atto gravissimo contro lo Stato”.

Ha detto questo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive all’Ospedale San Martino di Genova e professore universitario, durante la trasmissione “Zona Bianca” su Rete 4 l’altro ieri. Trasmissione a cui partecipava anche il leader della Lega Matteo Salvini che esprimeva, sul capitolo scuola, ancora perplessità sui vaccini agli adolescenti e agli insegnanti. E ha affermato: «Dagli insegnanti di mia figlia mi aspetto pazienza, preparazione, bravura, ma non vado a chiedere conto del vaccino».

Bassetti ha poi continuato difendendo il vaccino e passando al contrattacco di chi non si pone in modo chiaro in favore di questo. “Chi è contro i vaccini è contro la scienza: la posizione di alcuni politici non ci sta aiutando. Io sogno il mio reparto vuoto da malati di Covid e vorrei tornare a occuparmi di altre malattie infettive, che pure ci sono. Ancora oggi, nel mio ospedale, sono stati ricoverate persone fra i 40 e i 60 anni con forme di Covid che potevano essere prevenute con la vaccinazione”.

Poi il virologo prova a spiegare che cosa succederà in autunno: “Lo scenario di questo luglio/agosto è diverso da quello che abbiamo visto in marzo/aprile. Con la cosiddetta variante Delta del Coronavirus è come se fossimo di fronte a un virus nuovo: ci dobbiamo dimenticare dell’immunità di gregge e dobbiamo pensare a una convivenza con questo virus. Con l’aiuto dei vaccini”.

Resta il fatto che molti esprimono ancora perplessità sui vaccini. “Se non si faranno convincere dalla possibilità di andare a mangiare una pizza o allo stadio grazie al Green Pass, dovrebbero essere obbligati alla vaccinazione.

Fonte: Corriere della Sera →
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