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Mercoledì, 17 Aprile 2024

No alla benedizione di Natale in classe: "Per rispetto dei bambini non cattolici"

Succede alla scuola elementare Eugenio Medea di via Tagliamento, a Varese. Il giornale LaPrealpina.it ha portato alla luce questa vicenda

Benedizione di Natale in classe bloccata, i genitori degli alunni sono infuriati e stano pensando di fare una petizione contro la contestata decisione.

Succede alla scuola elementare Eugenio Medea di via Tagliamento, a Varese. Il giornale LaPrealpina.it ha portato alla luce questa vicenda.

I fatti: il caso si apre nel corso di una riunione interclasse dei giorni scorsi, quando si stava affrontando la questione dell'avvicinarsi del Natale: le feste, la recita, ecc.

Poi è saltato fuori l'argomento della benedizione del sacerdote: "Le maestre - racconta a LaPrealpina.it Colin Thorn, rappresentante di classe e portavoce dei genitori - ci hanno riferito l'intento della preside di bloccare questa tradizione decennale. Non essendo presente la dirigente scolastica non abbiamo approfondito ma, ragionando fra noi, abbiamo deciso di chiedere un appuntamento e di pensare anche di raccogliere delle firme".

Niente benedizione natalizia negli orari scolastici, per rispetto dei bambini non cattolici.

"Io non sono credente - dice ancora Thorn - ma questa decisione ha lasciato di stucco me e gli altri. La benedizione durante le ore di lezione era una bella tradizione e mi scoccia che un'usanza del genere sia stravolta in questo modo: anche perché ciò dà l'impressione che siano i genitori degli stranieri a chiederlo. Non è così: nel 99% dei casi i problemi di questo tipo non vengono dagli immigrati".

LaPrealpina.it ha sentito tutte le parti in causa:

La dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo Varese 4, Mara Caenazzo precisa: «Esiste una normativa chiara per rispettare e differenziare un luogo pubblico, come la scuola, da un luogo di culto. La benedizione natalizia si potrà svolgere, come da tradizione, ma non durante le ore di lezione in cui, in classe, ci possono essere bambini e ragazzi di altri credi religiosi. Se i genitori desiderano questo momento non ci sono problemi a organizzarlo, ma al di fuori dell'orario scolastico. La benedizione è un atto di culto e non un semplice saluto e quindi, per salvaguardare i diritti di tutte le famiglie e, ripeto, come dice la normativa in vigore, potrà essere garantito in un altro momento».

Fonte: LaPrealpina.it →
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