Da restauratore a designer: "La mia bici di legno nasce a Bologna, piace all'estero"
Dal furto di una bicicletta nasce l'idea amica dell'ambiente: bici di legno con componenti esclusivamente made in Italy. E il progetto Bruko alla fine piace ( non solo agli hipster)
Paolo Brunello è arrivato a Bologna dal Veneto per giocare a baseball. Erano gli anni d'oro degli sport cosiddetti "minori" e lui era un ambito giocatore della Fortitudo, che all'epoca (parliamo degli anni '80) gareggiava in serie A.
Fra una casa base e uno strikeout, cambiando maglia e città di tanto in tanto (come accade ai giocatori professionisti) il tempo passa e Paolo sceglie una professione che vada al di fuori del "diamante" (così viene chiamato il campo da baseball vista la sua forma) e comincia ad apprendere l'arte del restauro del legno a Vicenza.
Ecco quindi che dopo un lungo periodo di formazione arriva il suo laboratorio bolognese, un'antica bottega di via Arienti che diventa a tutti gli effetti la sua casa ed è qui che oggi, dopo aver rimesso in sesto un banquette Luigi XIV e recuperato un cassettone dell'Ottocento, Paolo finalmente si può dedicare al progetto "Bruko", nato dalle idee condivise con la socia Sara Koller (Bruko = Brunello + Koller): longboard e biciclette in legno, ma anche occhiali da sole e skimboard (simile al surf, ma si usa a riva).
Acero e Betulla sono le materie prime perfette per raggiungere un risultato che deve far collimare sicurezza e design, resistenza e alta qualità del prodotto finito: "Un giorno di qualche anno fa ho subito il furto della mia bici e ho dato un'occhiata a quello che offre il mercato in quanto a due ruote - racconta Paolo - Poi la presunzione di chi le cose ama farle con le proprie mani: e se me ne progettassi una di legno? E il destino mi ha dato una spintarella perchè cercando una forcella adatta a quello che sarebbe stato il mio mezzo ho conosciuto Leo, entrato infine nel progetto a tutti gli effetti".
Quindi il progetto "Bruko" è nato quasi per caso? Ma ha alle spalle anche dei valori precisi...
"Esatto, è nato quasi per caso in questo piccolo laboratorio di restauro. Con i miei soci abbiamo cercato di creare prodotti che fossero un connubio tra prestazione e bellezza e durante il nostro percorso ci siamo posti l'obiettivo di lasciare la traccia più leggera possibile del nostro passaggio su questa Terra, riducendo al minimo l'utilizzo di resine artificiali (vetroresina o fibra di carbonio) nella lavorazione".
Biciclette e longboard, ma anche accessori...
"Intanto le nostre biciclette hanno un nome particolare, si chiamano Brukobike. L'abbiamo creata basandoci sullo studio della stratificazione del legno arrivando ad ottenere un telaio resistente e sicuro, ma assolutamente non pesante, perfetto per il passeggio cittadino. Nell’ideare il design della nostra bici siamo stati ispirati dalle biciclette in carbonio, che hanno una linea sportiva e 'aggressiva'.
"Abbiamo quindi voluto fondere questo stile moderno col calore e la tradizione del legno, ottenendo un effetto innovativo e fresco.La sua evoluzione è poi la bicicletta elettrica, anch'essa studiata nei minimi dettagli".