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Giovedì, 18 Aprile 2024
Il giudice non gli ha creduto / Roma

A processo per bigamia, rischia cinque anni. Lui si difende: "Non sapevo delle prime nozze"

Il caso di un 40enne romano. La scoperta dopo che il suo “certificato di nascita, residenza e stato civile” è risultato falso

Sembrava un matrimonio come tanti. Peccato che lo sposo fosse già sposato da ben dieci anni. È la storia che arriva da Roma, dove un uomo di 40 anni è stato rinviato a giudizio per bigamia e ora rischia una condanna fino a cinque anni di carcere. 

Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera, qualche tempo fa A.S. - queste le iniziale dell’uomo -  si è unito in matrimonio con una donna nella chiesa di Santa Rita nel quartiere di Tor Bella Monaca. Dopo le nozze, però, il sacerdote non è riuscito a far trascrivere in Comune l’atto di matrimonio. A quel punto è venuto fuori che il “certificato di nascita, residenza e stato civile” di A.S. era in realtà fasullo e che l’uomo risulta già sposato da dieci anni con una ragazza albanese. Per il quarantenne quindi è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria.

In aula A.S. si è difeso dall’accusa di bigamia sostenendo di essere completamente all’oscuro di queste sue prime nozze. Quel matrimonio, ha detto, sarebbe avvenuto a sua insaputa. Il giudice del Tribunale di piazzale Clodio però non gli ha creduto e, come richiesto dal pubblico ministero Andrea Cusani, lo ha rinviato a giudizio.

Fonte: Corriere della Sera →
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