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Giovedì, 28 Marzo 2024

Sconfigge la leucemia ma non può tornare a scuola: nella sua classe bimbi non vaccinati

Il bambino ha otto anni ed è immunodepresso. "Basterebbe una varicella per farci tornare nell'incubo" racconta la madre al Corriere. Sul caso è intervenuta anche la Regione Lazio

Ha sconfitto la leucemia, ma non può tornare a scuola perché nella sua classe ci sono cinque alunni non vaccinati, due dei quali hanno mamme che si dichiarano no vax. Sta diventando un caso la storia del piccolo Matteo (nome di fantasia), un bimbo di soli otto anni che ha alle spalle dieci lunghi mesi di chemioterapia. Ora che il tumore è in remissione Matteo vorrebbe voltare pagina. Ha bisogno di tornare tra i banchi, ma non può farlo. La scuola elementare che frequenta, nel quartiere romano di San Giovanni, ha infatti un alto numero di alunni non vaccinati. Secondo la Asl sono il 30%. E cinque di loro sono proprio nella sua classe.

La storia del bimbo di 8 anni che non può tornare a scuola 

I medici sono stati chiari: la malattia ha reso il bambino immunodepresso e dopo la chiemio non può essere vaccinato. "Basterebbe una varicella, un morbillo o la meningite e mio figlio tornerebbe nell’incubo", racconta la madre del bambino a Giorgia Mennuni del Corriere della Sera. Che fare, dunque? Per ora Matteo non può fare molto, prigionero com’è delle mura domestiche. "Si è chiuso in se stesso", dice ancora la mamma, e "aspetta per giorni che il suo amico Andrea", rigorosamente con la mascherina, "lo venga a trovare". "È tornato un bimbo piccolo, ormai dorme solo con noi". 

La Regione: "Inaccettabile, la Asl deve attivarsi"

Dopo l’articolo del Corriere sul caso è intervenuta anche la Regione Lazio, con l’assessore alla Sanità Alessio D'Amato che "ha chiesto alla Asl Roma 2 di attivarsi presso la dirigenza scolastica per verificare le condizioni di accesso a scuola in piena sicurezza per il bambino immunodepresso".

"E' un fatto di civiltà -  ha detto l'assessore - Non possiamo accettare che il piccolo non possa frequentare regolarmente le lezioni con i suoi amici e con i suoi insegnanti perché non sussiste una situazione di sicurezza per la sua salute. La Asl Roma 2 attiverà tutte le procedure previste dalla legge in accordo con l'autorità scolastica per richiamare le famiglie dei bambini ancora non vaccinati e fornire loro tutte le informazioni necessarie in merito all'assoluta sicurezza dei vaccini. Se persisterà una situazione che pregiudica il diritto ad accedere a scuola in piena sicurezza per la salute del bambino di 8 anni - conclude - scatteranno le sanzioni pecuniarie previste dalla normativa. Confidiamo nel buonsenso e ci auguriamo di non essere costretti ad utilizzare tutti gli strumenti di legge". 
 

Fonte: Corriere della Sera →
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