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Giovedì, 25 Aprile 2024

"A rischio non solo le banche di Renzi: la minaccia per due colossi"

Il quotidiano Libero lancia l'allarme: sarebbe emersa una nuova minaccia per i correntisti per 60 miliardi di obbligazioni subordinate ancora in giro, emesse da importanti istituti di credito

Risparmiatori impauriti, dopo lo "tsunami sui risparmiatori delle banche salvate dal governo". Come avverte Libero, ora "rischiano di vedersi sfumare buona parte dei propri investimenti anche i correntisti di altri istituti di credito".

Il quotidiano milanese ricorda la prima manifestazione alla Camera di Adusbef e Movimento5Stelle, mentre a Montecitorio "si comincerà a votare sulla legge di Stabilità proprio a partire dal provvimento salva banche che riguarda la Banca Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti".

Il governo ha stanziato un fondo da 100 milioni, scrive il Tempo, per aiutare i piccoli risparmiatori penalizzati, circa 130mila vittime, tra le quale 10mila famiglie con obbligazioni subordinate per un totale di 780 milioni di euro

Libero poi cita i dati degli analisti indipendenti di Consultique, secondo i quali sarebbe emerso un altro "rischio" per i correntisti. Riguarda i "60 miliardi di obbligazioni subordinate ancora in giro, emesse da importanti istituti di credito". Il quotidiano milanese chiama in causa Unicredit e San Paolo, ma anche banche di medie dimensioni e Bcc, "per un totale di 150 con tagli piccoli da 1000 euro, quindi nelle mani dei risparmiatori". Come ammette Libero, si tratta di "valori non a rischio nella loro totalità, considerando che i due colossi e gli istituti medi sono sopra i limiti regolamentari", eppure "ci sono emissioni di banche in difficoltà". 

Fonte: Libero →
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