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Martedì, 23 Aprile 2024

Yara, nel computer i segreti di Bossetti: "Cercava tredicenni sui siti pedofili"

Secondo la Repubblica, dagli esami sui pc di Massimo Bossetti sequestrati a casa sua emergerebbero degli indizi di colpevolezza. In particolare la parola "tredicenni" viene più volte ricercata e sono state scaricate immagini dal contenuto pedopornografico

ROMA - Le analisi su computer e supporti informatici sequestrati a Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello in carcere con l'accusa di essere l'assassino di Yara Gambirasio, mostrerebbero numerosi accessi a siti pedopornografici. Fino ad un mese prima del suo fermo, l'uomo avrebbe fatto ripetute ricerche online, in particolare con la parola "tredicenni".

Secondo quanto riporta il quotidiano "Repubblica", la perizia sui pc di Bossetti rivela che l'uomo avrebbe fatto questo tipo di ricerca almeno cinque volte, anche se non in tutti i casi è possibile datare l'attività. 

Se confermato, quanto emerso andrebbe a segnare un punto vincente per l'accusa, dimostrando un "interesse sessuale" di Bossetti per le giovanissime.

I LEGALI SMENTISCONO - "Non ci sono stati accessi a siti pedopornografici". Lo ha detto Claudio Salvagni, difensore di Massimo Giuseppe Bossetti, sulle indiscrezioni riguardo ai primi esiti degli accertamenti sul pc sequestrato a casa del suo assistito e dai quali emergerebbe che l'uomo si sarebbe collegato 5 volte a siti pedopornografici. "Poiché sono esami ripetibili - ha aggiunto - verificheremo con i nostri consulenti".

Fonte: La Repubblica →
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