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Martedì, 16 Aprile 2024

Dopo la Brexit boom di attacchi razzisti in Gran Bretagna

"Un aumento del 143% dei crimini di origine etnica e religiosa". La terra dell'accoglienza si scopre violenta, sopraTtutto nelle contee dove il "leave" ha vinto con un risultato schiacciante. In Gran Bretagna sale il timore per nuovi scontri

I reati contro gli immigrati e di odio razziale sono aumentati a livelli preoccupanti nelle aree della Gran Bretagna che hanno votato per la Brexit. Lo scrive l'Independent, che è andato a consultare i database delle forze di polizia locale. Il dato, scrive il giornale britannico, è nettamente superiore al pur allarmante aumento del 57 per cento medio su scala nazionale che è stato comunicato dalla polizia all'indomani del referendum che ha visto prevalere l'uscita dall'Unione europea.

In particolare nel Lincolnshire, dove si è registrato il voto più forte per la Brexit con il 75 per cento, i crimini di odio sono aumentati del 191 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Lo schema è stato ripetuto in altre roccaforti Brexit. Nel Kent, che ha registrato un voto di maggioranza congedo di quasi il 60 per cento, ha registrato 16 crimini per odio etnico o religioso nel 2015 cresciuti  a 25 durante la settimana del referendum UE e salito ulteriormente a 39 la settimana successiva, una crescita del 143 per cento.

Generalmente vengono registrati episodi di minacce e intimidazioni pubbliche, ma ci sono state anche aggressioni a sfondo razziale, pestaggi e lesioni.

Una donna tedesca non ha lasciato la sua casa per 3 giorni dopo Brexit nel timore di abusi. Tra i crimini registrati anche inclusi decine di aggressioni motivate razziale o religioso con violenze anche fisiche e percosse, ma anche incendi dolosi; minacce di morte con lettere scritte minatorie.

Fonte: The Indipendent →
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