Brindisi avvolta da emissioni del petrolchimico: il sindaco blocca l'impianto
Decisione senza precedenti nella storia della chimica in città. L'impianto di cracking di Eni Versalis era in manutenzione
Un odore acre sulla città di Brindisi e il sindaco Riccardo Rossi ha firmato questa sera un’ordinanza di sospensione immediata dell’impianto di cracking di Eni Versalis. Una decisione che farà discutere molto. La questione ambientale piomba nuovamente sulla città appena uscita dalle prime due fasi del lockdown legato alla pandemia da Covid-19.
Appena sabato pomeriggio la scoperta fatta dalla polizia di uno sversamento di reflui industriali pericolosi in un terreno e nella rete pluviale della zona industriale. Oggi, invece, ciò che Rossi aveva ipotizzato di fronte ai ripetuti ricorsi alle torce di emergenza da parte di Versalis nel corso degli ultimi due anni: il blocco del cracking.
“Ho firmato questa ordinanza per la sospensione immediata dell’impianto Versalis. Dopo il sopralluogo eseguito dai tecnici Arpa, ritengo doveroso prendere un provvedimento serio. Non è tollerabile ciò che sta accadendo e non è tollerabile ciò che tutti stiamo respirando”, ha dichiarato il sindaco Riccardo Rossi.
Rossi parla di “diffusa condizione di insalubrità della qualità dell’aria riscontrabile finanche in area urbana, a partire dal polo petrolchimico ed in concomitanza del funzionamento delle torce dello stabilimento di Versalis attivatesi per problematiche relative alla manutenzione degli impianti”.
Quindi la decisione di sospendere le attività in corso nell’area Versalis, “nelle more degli approfondimenti in corso che stabiliranno in che misura gli effetti del programmato arresto dell’impianto di cracking hanno concorso a determinare l’oggettiva, odierna ed ancora persistente situazione di forte peggioramento qualità dell’aria, che andrà qualificata e quantificata opportunamente”, fa sapere il sindaco.
“L’attenzione dell’amministrazione è stata sempre massima - sottolinea l’assessore alle Politiche ambientali Roberta Lopalco - e sempre in collaborazione con gli enti preposti al controllo. Oggi più che mai sentiamo il bisogno di mettere al primo posto la nostra salute senza indugio”.