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Venerdì, 29 Marzo 2024

"Tre migranti mi hanno sequestrata e stuprata": ma si era inventata tutto

Il caso del presunto stupro di Lisa è stato definitivamente chiarito: la 13enne di origine russa residente a Berlino ha ammesso di aver inventato il sequestro e la violenza sessuale da parte di immigrati. Adesso è ricoverata in una clinica per seguire un trattamento psichiatrico

Non c'era nulla, assolutamente nulla di vero nel suo racconto. Il caso del presunto stupro di Lisa è stato definitivamente chiarito: la 13enne di origine russa residente a Berlino ha ammesso di aver inventato il sequestro e la violenza sessuale da parte di immigrati. Adesso è ricoverata in una clinica per seguire un trattamento psichiatrico.

La ragazzina, scomparsa per 30 ore, non ha subito alcuna violenza e si era rifugiata da un amico per paura di tornare a casa ed essere rimproverata dai genitori dopo un colloquio scolastico.

"Il caso è chiarito", ha confermato un portavoce della Procura, Martin Steltner, alla Bild. Gli inquirenti hanno tracciato i segnali del cellulare di Lisa e hanno potuto contattare un 19enne, "nella cui abitazione sono stati ritrovati oggetti appartenenti alla ragazzina. Il giovane è stato interrogato come testimone".

Anche la mamma della 13enne ha parlato alla stampa. Con il suo avvocato ha risposto in un'intervita esclusiva alla "Spiegel-TV2", raccontando il momento in cui ha rivisto la figlia dopo 30 ore di assenza e tentando un'improbabile difesa della figlia.

Il caso di Lisa ha causato un aspro botta e risposta tra le autorità tedesche e quelle russe. La comunità russa di Berlino aveva manifestato nella capitale per chiedere giustizia, una protesta immediatamente cavalcata dalla destra antimmigrati tedesca e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov aveva accusato la polizia tedesca di insabbiamento e chiesto chiarimenti immediati.

Fonte: Bild →
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