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Giovedì, 18 Aprile 2024

Il burocrate che guadagna tre volte più di Napolitano

Gian Antonio Stella, sul Corriere della Sera, affronta lo scottante tema del costo della "casta burocratica" italiana e della sua nefasta ricaduta sull'appeal internazionale del nostro paese per quanto riguarda gli investimenti

Non c'è Paese al mondo dove un segretario generale del Senato in pensione guadagni con l'aggiunta della prebenda di consigliere di Stato quasi il triplo del capo dello Stato. Solo in Italia succede

Gian Antonio Stella, sul Corriere della Sera, affronta lo scottante tema del costo della "casta burocratica" italiana e della sua nefasta ricaduta sull'appeal internazionale del nostro paese per quanto riguarda gli investimenti.

C' è una riforma che non costerebbe niente. Meglio: non costerebbe in soldi. Il prezzo da pagare sarebbe la rottura di quel patto sventurato che lega da decenni una classe politica per sua stessa ammissione sempre più mediocre e una struttura burocratica resa sempre più forte, fino all'arroganza, proprio dalla inferiorità del ceto dirigente.

E' colpa solo della Fiom o del costo del lavoro se negli ultimi anni gli investimenti esteri in Italia si sono dimezzati (dal 2 all'1,2% del totale mondiale: dati Confindustria) o piuttosto di un quadro burocratico asfissiante dove, denuncia Confcommercio, «ci vogliono 41 procedure per far rispettare un contratto e 1.210 giorni per ottenere una sentenza che tuteli l'impresa»?

Fonte: Corriere della Sera →
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