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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Buttafuori investiti fuori dalla discoteca, si costituiscono due fratelli: c'è l'aggravante razziale

Due fratelli di 27 e 30 anni si sono presentati in Questura a Roma e hanno confessato tutto. Sono accusati di tentato omicidio con l'aggravante dell'odio razziale

Si sono costituti i due responsabili della notte folle davanti al Qube, nota discoteca di Roma. Si tratta di due fratelli di 27 e 30 anni, residenti nel quartiere di Tor Bella Monaca, che adesso rispondere di tentato omicidio aggravato dall'odio razziale. I due già braccati dalla polizia e nella mattina di oggi, martedì 5 febbraio, si sono recati gli uffici della Questura di Roma insieme al loro legale confessando tutto. Al momento i due sono stati trasferiti nel carcere di Regina Coeli.

Roma, la folle notte davanti al Qube

Come ricorda Lorenzo Nicolini di RomaToday, i fatti si sono consumanti nella notte tra il 26 e il 27 gennaio. I due non erano stati fatti entrare al Qube, e quindi respinti all'ingresso dai buttafuori, perché in stato di alterazione alcolica. Furiosi per lo smacco subito, i fratelli di Tor Bella Monaca di 30 e 27 anni sono saliti sulla Mercedes Classe B, intestata da un loro parente, e sbaragliando vasi e transenne, si sono fatti giustizia da soli investendo due buttafuori e, accidentalmente, anche un ragazzo, cliente del locale.

I due buttafuori, senegalesi di 29 e 39 anni, hanno riportato una lesione alla gamba con 35 punti di sutura il primo e un trauma facciale con 17 punti sopra l’occhio l’altro. Un terzo ragazzo, cliente del locale, ferito anche lui, è stato portato al Gemelli. Se la caverà, seppur era entrato nel nosocomio romano in codice rosso. Tutti miracolati, è il caso di dirlo.

Accusa di tentato omicidio con l'aggravante razziale

Sono accusati di tentato omicidio aggravato dall'odio razziale i due ragazzi arrestati perché accusati di aver investito, dopo una lite, i due  buttafuori senegalesi, feriti nei giorni scorsi davanti alla discoteca Qube in via di Portonaccio a Roma. Infatti, come ricostruito dalla  polizia, che ha indagato sul caso e ha stretto il cerchio sui due arrestati, le due vittime sono state insultate con frasi a sfondo razziale.

Le indagini svolte hanno consentito immediatamente di identificare i due autori del tentato omicidio dei due buttafuori, entrambi pregiudicati, tanto da consentire alla competente Autorità Giudiziaria di emettere a loro carico un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di tentato omicidio aggravato dall'odio razziale poiché, durante il litigio, hanno espresso nei confronti degli addetti alla sicurezza, cittadini senegalesi, frasi dall'evidente contenuto razziale. Gli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno posto in essere una vasta e serrata attività di ricerca dei responsabili tale da indurre i due uomini a costituirsi nel pomeriggio odierno negli uffici della Squadra Mobile.

Fonte: RomaToday →
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