Caccia a Igor, danni pesantissimi per l'agricoltura: "Animali selvatici padroni dei campi"
Da aprile infatti è in vigore lo stop ai cacciatori nella zona rossa, e le nutrie diventano padrone incontrastate dei campi. Frutta e verdura distrutti, e i prezzi aumentano: lo racconta oggi il Resto del Carlino
La caccia (senza esito finora) a Igor sta provocando problemi di vario tipo ai residenti della zona.
La paura, certo, il timore che il feroce criminale sia ancora in zona. Ma anche i danni concreti e gravissimi all'agricoltura: i campi sono divorati dagli animali selvatici
Da aprile infatti è in vigore lo stop ai cacciatori nella zona rossa, e le nutrie diventano padrone incontrastate dei campi. Frutta e verdura distrutti, e i prezzi aumentano: lo racconta oggi il Resto del Carlino.
Dall’8 aprile scorso, quando venne uccisa la guardia volontaria Valerio Verri e rimase ferito l’agente della Polizia provinciale Marco Ravaglia, è stato sospeso il servizio dei coadiutori per il contenimento della fauna locale.
Come era facile prevedere, nutrie, piccioni, storni e corvi hanno a disposizione migliaia di ettari di campi coltivati.
Riccardo Casotti, vicedirettore di Coldiretti, dice al quotidiano: "Gli agricoltori sono disperati. Abbiamo suggerito loro di scattare foto, fare perizie e documentare tutto per una possibile, in futuro, richiesta di risarcimento danni. Ortaggi divorati dalle nutrie, cocomeri fatti a cubetti dalle lepri e spighe di grano bersagliate dai piccioni".
E il tutto rischia di incidere sul mercato e sui prezzi alla vendita.