"È ancora vivo, cercatelo": riparte caccia a Baldasseroni, terrorista di Prima Linea

"È ancora vivo. Continuate a cercarlo". E' stata accolta l’istanza dei familiari delle vittime. Riparte la caccia a Maurizio Baldasseroni, milanese 66enne, uno degli autori della strage di via Adige.

Maurizio Antonio Baldasseroni è un terrorista e criminale italiano tuttora latitante in Sud America; deve espiare le condanne all’ergastolo. Ex operaio della Soliax si avvicinò a Prima Linea. Il primo dicembre 1978, insieme al complice Oscar Tagliaferri, da allora come lui svanito nel nulla, uccise a sangue freddo tre clienti di un bar di Porta Romana. All'epoca l'omicidio venne considerato così feroce che persino i capi della formazione terroristica della quale i due killer erano fino ad allora fiancheggiatori decisero di cacciarli. Quindi la fuga, probabilmente oltreoceano.

Come racconta il Corriere della Sera, solo la tenacia di Debora Bornazzini,  figlia di Domenico, detective privato fra i caduti di via Adige, ha tenuto viva l'attenzione sul caso.

Ora a causa dell’acclarata incertezza del decesso del terrorista, la famiglia ha ritirato l’istanza di dichiarazione di morte presunta e ha presentato un’altra istanza (di dichiarazione di assenza). Secondo fonti del ministero dell’Interno peruviano, il terrorista entrò in Perù nel 1982. Da allora nessuna traccia.

Baldasseroni e Tagliaferri sono nell’elenco dei terroristi degli anni di piombo divenuti e rimasti latitanti. I «milanesi» sono otto su una quarantina. Non per forza si tratta di «fantasmi». Paolo Ceriani Sebregondi, sicario delle Brigate rosse, a Parigi ha un appartamento a Montmartre e una carriera da docente nei migliori licei.