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Giovedì, 28 Marzo 2024

L'Oms assolve definitivamente il caffè: "Non è cancerogeno"

La valutazione è stata effettuata dallo Iarc di Lione, l’Agenzia internazionale per la Ricerca sul cancro. Sono stati analizzati ben 500 studi: i risultati non lasciano dubbi di alcun tipo

L'Oms ha pubblicato uno studio che annulla i precedenti studi che evidenziavano una relazione tra consumo di caffè e tumori.  La valutazione è stata effettuata dallo Iarc di Lione, l’Agenzia internazionale per la Ricerca sul cancro.

Venticinque anni fa, nel 1991, il caffè era stato valutato possibilmente cancerogeno (classificato come 2 b) per il cancro alla vescica. Dopo i nuovi test il caffè entra nella categoria 3 dove non ci sono evidenze di rischio.

Sono stati analizzati ben 500 studi: i risultati non lasciano dubbi di alcun tipo. Declassato quindi il rischio per la bevanda più amata dagli italiani. 

Gli studi degli anni Novanta avevano rilevato un rischio maggiore per il tumore alla vescica e il consumo si caffè. Rischio poi non confermato dagli studi degli ultimi 25 anni che anzi ne hanno valutato addirittura, come  testimoniato dalle pubblicazioni scientifiche, un effetto protettivo su due tumori: quello dell'utero e quello del fegato. 

Lo studio del 2013 pubblicato su Clinical Gastroenterology and Hepatology aveva concluso dicendo che 3 tazze di caffè al giorno possono contribuire a ridurre del 50% il rischio di sviluppare il cancro al fegato.

Tutte queste valutazioni sono valide se il consumo medio è di 3-4 tazzine al giorno su una popolazione normale, cioè persone che non soffrono di malattie come la cirrosi. Gli esperti in futuro analizzeranno anche le possibili relazioni fra tè e tumori.

Fonte: Wall Street Journal →
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