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Venerdì, 19 Aprile 2024
La denuncia / Potenza

Massacrata in strada per avere soccorso alcuni cani randagi: vacanza da incubo per una ricercatrice romana

Una vacanza in Calabria si è trasformata in un incubo per Beatrice Orlando, 42 anni, aggredita da una famiglia per essersi fatta carico di una cagnolina e dei cuccioli abbandonati

Brutalmente picchiata in mezzo alla strada per avere soccorso un cane e tre cuccioli in difficoltà. Vittima Beatrice Orlando, ricercatrice romana di 42 anni che a inizio agosto è arrivata a Tortora, in Calabria, per trascorrere qualche giorno di vacanza diventata un incubo.

A raccontare l’accaduto è stata la stessa Orlando con un post su Facebook in cui ha condiviso le immagini del suo volto tumefatto: “Attenzione, immagini forti”, ha avvisto la ricercatrice, riferendo poi di essere stata “Aggredita. In mezzo alla strada da quattro vicini del mare. Senza motivo. Non aggiungo i commenti sulle varie. I lividi e i buchi in faccia sono il minimo. Ero in bici per i fatti miei, neanche li conosco. Davvero. Non gli ho fatto niente. Mi hanno rotto anche i denti. Aggredita da quattro. Non fotografo il resto del corpo, devo davvero dire di dove sono? No. Non stranieri. Fa notizia oppure no? Vogliamo agire prima?”.

Interpellata dal Corriere della Sera, Orlando ha raccontato che tutto ha avuto inizio quando ha notato durante una passeggiata una cagnetta con tre cuccioli, tutti visibilmente denutriti e apparentemente abbandonati pur avendo il collare. Orlando si è presa a cuore la loro situazione e ha contattato l’Enpa, che ha promesso di tornare nei giorni successivi. Nel frattempo la donna si è occupata di portare ai cani cibo e acqua, ed è stato in una di queste spedizioni che è stata aggredita verbalmente da una donna: “Per paura di rappresaglie, sono rientrata in casa - ha raccontato - anche i cagnolini impauriti per le urla della donna mi hanno seguito, tanto che li ho fatti entrare nel mio cancello”.

Enpa ha quindi recuperato i cani e la ricercatrice è tornata alla sua vacanza, ma due giorni dopo mentre tornava a casa in bici si è ritrovata la strada sbarrata da quattro persone, tra cui la donna che l’aveva aggredita: “La prima a farsi avanti è stata la signora che mi ha schiaffeggiato e con le unghie mi ha graffiato il viso, poi il marito mi teneva le mani, mentre la fidanzata del figlio, sempre con le unghie mi ha ferito la schiena e cercava di tapparmi la bocca per non farmi gridare - ha riferito al Corriere - infine il figlio, ha iniziato a prendermi a pugni e non ho potuto difendermi visto il suo fisico muscoloso. Mi ha colpito ovunque: in faccia, negli occhi, nello stomaco. La strada è trafficatissima, ma nessuno ha osato soccorrermi. Sono riuscita a raggiungere casa trascinandomi”.

Orlando ha denunciato l’accaduto ai carabinieri di Paola e poi a quelli di Potenza, che hanno avviato le indagini. Poi il post su Facebook, dove centinaia di persone le hanno manifestato solidarietà e vicinanza.

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