ROMA - Ora dice di essere distante dalle visioni dei terroristi islamici, di essere stato frainteso, ma quelle frasi shock sull'eccidio di Parigi postate su Facebook pesano come un macigno. E all'operaio di origini marocchine con la passione del calcio sono costate l'allontanamento dalla squadra che milita in prima categoria in provincia di Rovigo. Protagonista A.M.H., da dodici anni in Italia.

Il giovane, forse mentre seguiva in diretta le drammatiche notizie e immagini che arrivavano dalla Francia, ha scritto commenti come "non mi piace perché è durato poco. Quello dell'11 settembre era più bello". E ancora, "12 sono pochi, poi neanche una foto con il sangue, forse muoiono di paura".

Tra le frasi postate, dai toni molto sopra le righe, altre come: "Vogliamo un po' di sangue... E quelli parlano tanto per parlare tipo Salvini che vuole qualche voto in più. Democratici del c... dove eravate quando Israele ha ammazzato in 25 giorni più di 600 bambini, siete voi i veri terroristi, siete voi che avete creato la prima guerra mondiale per soldi, la seconda guerra per soldi e adesso in Iraq, Libia, Egitto, Siria, mafiosi del c...., vaffa.... ". 

Il giovane si è poi scusato, dicendo di volersi riferire all’aspetto mediatico, ma il presidente della società lo ha allontanato dalla squadra. "Sono distante dalle posizioni dei terroristi - ha detto - chi mi conosce sa bene come la penso. Mia moglie non porta il velo e mia figlia frequenta un asilo gestito dalle suore. Le mie parole sono state fraintese, mi riferivo alla risonanza mediatica che ha avuto la vicenda di Parigi, rispetto ad altri attentati terroristici, magari più gravi ma meno seguiti".