La camorra entra negli Uffizi: scoperto subappalto dei Casalesi
Dietro a due ditte edili, attive in Toscana, si celavano esponenti affiliati al clan: l'accusa è di associazione a delinquere
FIRENZE - La camorra entra negli Uffizi.
C'era anche un subappalto per lavori agli Uffizi, infatti, tra le commissioni che, usando metodi illeciti, erano state concesse a due ditte edili, attive in Toscana, dietro le quali si celavano esponenti affiliati al clan camorristico dei Casalesi.
E' quanto emerso dalle indagini condotte da Guardia di Finanza e Dda di Firenze, nell'ambito dell'operazione chiamata 'Atlantide'. L'organizzazione criminale aveva generato un grande volume di fatture false che permetteva alle società edili di truffare il fisco e di perseguire così una concorrenza nei confronti delle altre ditte toscane "sleale e inquinata", come l'ha definita, parlando con i giornalisti, il sostituto procuratore della D.D.A. di Firenze, Tommaso Coletta.
Gli appalti, per lo più privati ma, appunto, anche importanti pubblici, erano ottenuti, generalmente, senza che i committenti potessero immaginare cosa si celasse dietro a quelle due ditte. Alla domanda se il subappalto fiorentino riguardasse in particolare i Grandi Uffizi, gli inquirenti si limitano a rispondere che sono lavori realizzati dopo il 2007.