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Venerdì, 29 Marzo 2024

Camorra, le donne dei clan intercettate: "Mica toccano i figli?"

Il Fatto Quotidiano riporta intercettazioni dove viene palesato il timore che si spari sui figli o su piccoli inermi, che sia saltata tutta una serie di codici non scritti

Il Fatto Quotidiano rivela oggi la paura che serpeggia tra "le donne di camorra". 

Ci sono intercettazioni dove viene palesato il timore che si spari sui figli o su piccoli inermi, che sia saltata tutta una serie di codici non scritti (anche se in realtà i minori uccisi dalla camorra ci sono sempre stati).

"Se i nostri ragazzi esagerano, se continuano a sparare incuranti del rischio, meglio che vengano arrestati" dice una donna intercettata. 

A posizionare le cimici sono stati la Squadra mobile di Napoli e i carabinieri del nucleo operativo Compagnia del Vomero.

Due clan si contendono il controllo delle piazze di spaccio del Rione Guanella

Con boss sempre più giovani e capi storici in disarmo, le donne deo clan "acquisiscono un ruolo apicale" scrive il Fatto Quotidiano.

E lo gestiscono con logiche e paure da madri: cercando di proteggere i figli, frenandone gli eccessi. Timorose delle conseguenze di guerre senza criterio. Scrive il gip Francesca Ferri in un’ordinanza notificata a un ragazzo del clan: “La madre di Mallo, Dora Menna, ha condiviso logiche criminali di alto livello, di cui era parte il marito (ucciso negli anni ‘90, ndr), mentre il figlio ed i suoi amici, che ella stessa continuamente definisce ‘mongoli’, vogliono fare i boss ma in modo sbagliato"

Fonte: Il Fatto Quotidiano →
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