Fuggito dal carcere capo di una setta dedita a cannibalismo e stupri
Il "santone" era stato condannato per aver stuprato alcune ragazzine adepte della sua setta e poi di averle uccise, aver bevuto il loro sangue e mangiato la loro pelle
E' caccia all'uomo in Papua Nuova Guinea, dove, nel corso di un'evasione di massa dal carcere di Madang, è fuggito Stephen Tari, capo tribale di una setta accusato di omicidio, cannibalismo e stupro.
Noto come "Gesù Nero", Tari è scappato con altri 49 prigionieri. L'uomo, condannato per gli stupri, era stato arrestato nel 2007 e condannato a dieci anni di carcere nel 2011 per aver stuprato alcune ragazzine adepte della sua setta e poi di averle uccise, aver bevuto il loro sangue e mangiato la loro pelle.