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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Enzo diventa Carla: nuova vita per l'ex poliziotto sopravvissuto all'alluvione che gli strappò compagna e figlia

Lo racconta lei stessa alla Nuova Sardegna: vide morire davanti ai suoi occhi Patrizia e la piccola Morgana di 23 mesi, trascinate via da un corso d'acqua in piena. Un dolore enorme, poi un percorso lungo anni: "Ora sono quella che sono sempre stata"

Ormai non è più Enzo Giagoni. Carla Baffi oggi ha 55 anni: sopravvissuta all'alluvione che nel 2013 sconvolse Olbia. In quel drammatico 18 novembre di sette anni fa perse moglie e figlioletta. Ora sta diventando donna, come racconta lei stessa alla Nuova Sardegna. Carla vide morire davanti ai suoi occhi la compagna Patrizia e la loro figlia Morgana di 23 mesi, trascinate via da un corso d'acqua in piena. Un dolore enorme, con cui fare i conti è e sarà sempre impossibile. 

Carla Baffi: la nuova vita di Enzo Giagoni

Giagoni, 55 anni, romano, ex poliziotto, con trent’anni di servizio alle spalle (poi riformato dal servizio attivo per “stress da trauma psicologico”), ha deciso di iniziare il lungo percorso per cambiare sesso e lo ha fatto dopo anni di ragionamenti e travagli. Un passo coraggioso, un percorso ancora da concludere: "Sono Carla. E ora sono quella che sono sempre stata. Non potevo più continuare a farmi del male costringendomi a vivere una vita che non sentivo mia".

"Sono Carla, ho 55 anni e sono una donna transgender che vive con serenità il percorso di transizione" scrive sul suo profilo di Facebook. Ha avuto molto coraggio, una grande determinazione.

Patrizia e Morgana morte nell'alluvione di Olbia nel 2013

Patrizia Corona e la figlioletta Morgana, che aveva meno di due anni, scomparvero nel fiume di fango e acqua che devastò la città gallurese. Negli scorsi anni in tribunale Giagoni ripercorse quei drammatici momenti: "Quando l’auto, diventata ormai ingovernabile, si inabissava dentro il canale Patrizia mi disse: “Enzo, ho paura”, mentre mia figlia sussurrava 'papà, portami a casa'". Giagoni cercò di raggiungerle lasciandosi trasportare dalla furia delle acqua, un gesto di autoannientamento scongiurato grazie al provvidenziale intervento di un vicino di casa che lo salvò. 

Con Patrizia e Morgana si erano appena trasferiti di casa, in Via Veronese, da una frazione vicina a Olbia. Una giornata come tante finita in tragedia. Enzo e Patrizia erano andati nella scuola materna di via Cesti per prendere la bimba. "Erano da poco passate le 17, [...] , mi sono diretto verso via Veronese, ma ho sbagliato direzione e mi sono trovato, immerso nel buio con la pioggia che non lasciava vedere a pochi metri dall’auto, in una zona a me sconosciuta. Poi la macchina ha perso aderenza e galleggiando, si è infilata dentro una massa d’acqua e fango. Ho cercato di aprire lo sportello di Patrizia, senza riuscirci, quindi ho dato una spallata alla mia portiera e ho afferrato la bimba, certo che la madre non l’avrebbe mai lasciata. Un istante dopo un’onda mi ha sommerso. Mi sono tuffato più volte nel fango, alla ricerca dei miei familiari, inutilmente". Un dolore straziante.

Oggi Carla Baffi guarda avanti, alla sua nuova vita.

Fonte: La Nuova Sardegna →
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