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Giovedì, 25 Aprile 2024

La casa abusiva dei sinti abbattuta era la cucina di un'anziana malata

L’appuntamento con la legalità è fissato per demolire la cucina di una signora di settant’anni, malata di tumore, che andava a dormire nella roulotte di fronte. Lo spiega il Corriere della Sera

Prima le polemiche per l'annunciato censimento rom, poi all’alba di ieri il blitz delle ruspe a Carmagnola, con decine di carabinieri e agenti accorsi per la demolizione di una casa abusiva Sinti e subito dopo il tweet del ministro dell'interno Matteo Salvini: "Dalle parole ai fatti". Eppure, eppure il provvedimento di demolizione è del 2008. 

L’appuntamento con la legalità è fissato per demolire la cucina di una signora di settant’anni, malata di tumore, che andava a dormire nella roulotte di fronte. Lo spiega il Corriere della Sera riprendendo le parole di Lorenzo Debar, che abita nello stesso accampamento abusivo da oltre vent’anni.

Dentro un campo nomadi di "etnia Sinti, non autorizzato" c’è scritto sui rapporti delle forze dell’ordine. Dove pure ci sono case, decisamente più grandi, e più che decorose, con muri di cinta, cancelli, buchette della posta e bidoni per la racconta differenziata.

La protesta: "Siamo italiani da sette generazioni seppur di altra etnia"

La casa, in precedenza, sarebbe stata occupata da tre persone — Alan D, 35 anni, Elena B., 34, e Piera L., 53, tutti e tre pregiudicati — poi diventate due, diverse, secondo «l’ultimo accertamento, fatto l’anno scorso», spiega il sindaco. Si tratta di Fiorangela L., 70 anni, mamma di Alan, operata di tumore nel 2016 e tutt’ora in cura, insieme all’altro figlio, Francesco, 50, con problemi di tossicodipendenza. In tarda mattina, quando ormai della casa non sono rimaste che due cumuli di macerie, arriva anche la donna: accusa un malore e viene portata al pronto soccorso dell’ospedale di Carmagnola. «Quella casetta fu costruita negli anni Ottanta — racconta Alan, al fianco della madre — e l’abbiamo rimessa a posto diverse volte. Erano 30 metri quadrati: una cucina con dentro un divano letto e un bagnetto. Però c’era troppa umidità, così mia mamma ormai dormiva nella roulotte di fronte». Lui invece, insieme ai due figli, da quasi tre anni è in un appartamento del comune, dove spesso ospita la madre.

Fonte: Corriere della Sera →
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