"Carta di identità per usare i social": la proposta che fa discutere
Sul sito di Italia Viva è stata creata una petizione per sostenere la proposta di legge che in sostanza vuole garantire che ad ogni account corrisponda un nome ed un cognome di una persona reale.
Il deputato di Italia Viva Luigi Marattin ha annunciato una proposta di legge per rendere obbligatorio l'uso di un documento di identità per aprire un profilo sui social network.
"È ora di dire: 'La pacchia è finita' - dice Marattin contattato dall'agenzia Agi - Il web sta finendo per manipolare le democrazie"
"Stiamo pensando ad un sistema che obblighi - possibilmente tramite un meccanismo di certificazione esterna, in modo da non cedere dati personali ai social network, perlomeno più di quanto già non accada - chiunque apra un profilo social a farlo consegnando un valido e ufficiale documento di identità. Poi potrà assumere il nickname che vuole, per carità. Ma almeno è immediatamente e facilmente rintracciabile in caso di violazioni di legge".
Sul sito di Italia Viva è stata creata una petizione per sostenere la proposta di legge che in sostanza vuole garantire che ad ogni account corrisponda un nome ed un cognome di una persona reale.
Disegni di legge sull'argomento sono già state depositate dall'onorevole Maran alla Camera e dal senatore Pagano a Palazzo Madama.
Come si arrabbiano eh, quando annunci di voler far qualcosa per impedire che il web rimanga la fogna che è diventato (una fogna che sta distorcendo le democrazie, invece che allargarle e rafforzarle). Si mettano l’animo in pace. Il limite è stato superato, ed è ora di agire.
— Luigi Marattin (@marattin) October 29, 2019
Sui social la proposta ha sollevato diverse critiche e in molti sottolineano che gli strumenti per individuare chi commette reati online ci sono già come ad esempio attraverso l'indirizzo IP che può essere richiesto dalle forze dell'ordine mediante una rogatoria, certo spesso è lunga e dispendiosa.
Da oggi al lavoro per una legge che obblighi chiunque apra un profilo social a farlo con un valido documento d’identità. Poi prendi il nickname che vuoi (perché è giusto preservare quella scelta) ma il profilo lo apri solo così.
— Luigi Marattin (@marattin) October 29, 2019
Nota a margine: la legge in quanto tale si applicherà solo in Italia. Come viene sottolineato da molti detrattori chi è in grado di mascherare il proprio indirizzo IP, sarà anche in grado di passare per straniero rendendo semplicemente ininfluente questa proposta di legge.