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Giovedì, 25 Aprile 2024

I nove milioni di cartelle esattoriali in arrivo dal 16 ottobre

Lo Stato e i comuni riprendono i pignoramenti. Ma un emendamento proroga al prossimo 30 ottobre il versamento delle imposte che erano dovute in autotassazione il 20 agosto scorso

Ci sono nove milioni di cartelle esattoriali in arrivo sui contribuenti italiani a partire dal 15 ottobre. Il decreto Agosto prevede lo stop della riscossione coattiva fino al 15 ottobre, e questo significa che da giovedì della prossima settimana sia agenzia delle Entrate - Riscossione che gli agenti locali e i Comuni potranno riprendere le attività usuali, inclusi i pignoramenti di stipendi o pensioni. Spiega oggi Il Giornale che l’amministrazione finanziaria è tenuta a procedere all’esecuzione di cartelle di pagamento, accertamenti esecutivi, accertamenti doganali e ingiunzioni fiscali.

 L’unico intervento migliorativo nei confronti dei contribuenti è stato un emendamento che proroga al prossimo 30 ottobre il versamento delle imposte che erano dovute in autotassazione il 20 agosto scorso. Circa 100mila partite Iva soggette agli indicatori sintetici di affidabilità (gli «Isa» che hanno sostituito gli studi di settore) o al regime forfettario potranno pagare con una maggiorazione dello 0,8% e senza applicazione di sanzioni il saldo 2019 e il primo acconto 2020 delle imposte sui redditi. A costoro è chiesto esclusivamente di dimostrare di aver subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’elemento singolare della vicenda, tuttavia, è rappresentato dal fatto che la stessa Agenzia delle Entrate aveva mostrato sensibilità rispetto ai problemi che avrebbe potuto comportare il riavvio immediato della riscossione coattiva, sollecitando un intervento del legislatore in tal senso. Non è detto, però, che le speranze siano destinate a essere definitivamente deluse.

Se, come probabile, il governo opterà per prolungare lo stato di emergenza con un decreto legge da approvare in Parlamento, è probabile che il provvedimento di proroga della riscossione a fine novembre (o a fine anno) possa trovare spazio, dando anche soddisfazione al lavoro delle opposizioni.

Fonte: Il Giornale →
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