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Giovedì, 18 Aprile 2024

"Mia figlia di 5 anni, disabile per l'asma, costretta a vivere in una casa popolare con la muffa"

Valentina Estasi da due anni lotta per la salute di sua figlia, affetta da asma bronchiale poliallergico: "Da due anni chiedo il cambio di casa o la sanificazione delle stanze, ma non ho ancora avuto risposta. E' stata ricoverata 4 volte per polmoniti e focolai e qui rischia grosso". Parmatoday racconta la sua storia con la speranza che qualcosa si sblocchi

Da due anni Valentina Estasi lotta per garantire un futuro migliore a sua figlia. La bambina ha cinque anni ed è affetta da asma bronchiale poliallergico, certificata disabile e invalida, e Valentina non vuole più farla vivere in una casa dove sono presenti muffe nelle stanze, come quelle della casa popolare in cui vivono in via Toscana, a Parma. 

"Questo non è un'ambiente sano per mia figlia e probabilmente non lo è mai stato", racconta Valentina a Christian Donelli di ParmaToday. "Vivo qui da sempre e anch'io da bambina ho sofferto di asma bronchiale ed avevo bisogno dell'ossigeno per respirare meglio: non mi ricordo interventi per rendere sano l'ambiente abitativo". 

La lotta di Valentina inizia due anni fa: nel 2016 il Centro di Pneumologia certifica l'asma bronchiale pluriallergico per la figlia, che è già stata ricoverata quattro volte per polmoniti e focolai. 

La bimba, del resto, trascorre molte ore all'interno dell'abitazione perchè costretta dalle sue condizioni di salute. "Mia figlia non può frequentare l'asilo e non può andare al parco se ci sono tanti bambini, è allergica ai piumini e non può uscire se ci sono i pollini vive in casa tantissime ore durante la giornata: per questo motivo la casa deve essere sana e non con la muffa. Io chiedo semplicemente un'ambiente sano per lei dove può avere un futuro sicuro".

La rabbia di mamma Valentina: "Mia figlia asmatica costretta a vivere in una casa popolare con la muffa"

Per questo Valentina si è rivolta all'Acer, l'Azienda Casa Emilia-Romagna, per chiedere un cambio casa per motivi di salute o in alternativa almeno una sanificazione dell'ambiente.

"Dopo l'ultima assemblea dove ho mostrato tutta la mia rabbia e ho minacciato di fare causa al prossimo ricovero della bambina, ho ottenuto una risposta: la sanificazione avverrebbe con la sostituzione di due infissi e chiamando un imbianchino. Questa non è una vera sanificazione: così mia figlia continuerebbe a vivere in un'ambiene non sano". 

AGGIORNAMENTO: 
ParmaToday ha contattato l'Acer, che si è detta disponibile a risolvere il problema. 

"Si è provveduto a disporre le seguenti lavorazioni, che ovviamente affinché possano avere piena efficacia, devono essere eseguito con un clima secco ed asciutto, quale quello estivo: Ritinteggio dell’alloggio con trattamento antimuffa; sostituzione di alcuni serramenti ammalorati dall’utilizzo; trattamento antiacaro nel parquet della zona notte; intervento finale di ionizzazione con ditta specializzata. Ritenendo di aver correttamente operato, anche alla luce delle disposizioni regolamentari che disciplinano la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, si ribadisce l’assoluta disponibilità dell’azienda a porre in esser ogni comportamento atto a risolvere, anche per il corrente caso, ogni problema"

Fonte: ParmaToday →
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